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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Traditi dalla situazione sentimentale, la stessa donna li inguaia: uno finisce in carcere, l'altro espulso

Sembrano due casi tra loro scollegati, invece i due uomini debbono i loro problemi ad una circostanza in comune: una relazione sentimentale con la stessa donna

Un detenuto italiano di 38 anni, in permesso premio a Forlì, tradotto in carcere dagli agenti della Volante della Questura di Corso Garibaldi, ed un albanese 32 enne clandestino immediatamente rimpatriato con imbarco su volo diretto Bologna-Tirana. Sembrano due casi tra loro scollegati, invece i due uomini debbono i loro problemi ad una circostanza in comune: una relazione sentimentale con la stessa donna. Appena finita, quella col detenuto, appena iniziata quella col clandestino. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura dedicano particolare attenzione alla verifica del rispetto delle prescrizioni da parte dei detenuti che di volta in volta giungono in città in permesso premio, stabilendosi per qualche giorno dai propri familiari. Si tratta di un particolare beneficio carcerario che viene solitamente riservato a coloro che durante il periodo di espiazione della pena mantengono un comportamento corretto e che hanno scontato ormai quasi tutta la condanna.

Proprio nel corso di una di uno di questi accertamenti, gli agenti hanno riscontrato l’assenza del detenuto nel domicilio che aveva indicato al Tribunale di Sorveglianza di Bologna come luogo dove sarebbe restato senza uscire durante il periodo di concessione del beneficio.  L’uomo, originario della Campania, ma da tempo residente nella città mercuriale, stava scontando una condanna inflitta per rapina, ma a breve sarebbe stato definitivamente dimesso per fine pena. In un primo momento, la sua assenza aveva fatto temere un tentativo di evasione, che però sembrava poco credibile in ragione dell’ormai prossima scarcerazione.

Dopo alcune rapide verifiche svolte dall’Ufficio Prevenzione Generale, l’uomo è stato rintracciato: dopo essere uscito dalla Casa Circondariale di Ferrara era giunto regolarmente in città prendendo alloggio in un albergo, non potendo recarsi nella casa che aveva segnalato perché aveva interrotto la relazione con la sua compagna, la quale a sua volta aveva iniziato a frequentare un’altra persona. Ma di questa “novità” il detenuto non aveva dato alcuna comunicazione. Anzi pur essendone probabilmente già a conoscenza al momento dell’uscita dal penitenziario estense, si era ben guardato dal riferirlo alla Polizia Penitenziaria ed al Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che già in passato gli aveva concesso un identico permesso in quel domicilio, quando ancora la relazione era attuale.

Questa sua mancanza, che non ha tenuto conto del fatto che la Polizia di Stato dedica particolare attenzione ai controlli delle persone ammesse a benefici carcerari, gli è quindi costata la revoca immediata del permesso ed il ritorno in carcere. Ma le attività di accertamento dei fatti non hanno comportato guai solo per lui.  Infatti, nel corso delle ricerche, gli agenti delle Volanti hanno trovato la ex-compagna insieme al nuovo uomo, che al termine delle verifiche nella banca dati delle forze di polizia e dell’Ufficio Immigrazione è risultato essere un cittadino albanese clandestino. Lo straniero è stato quindi accompagnato in Questura e denunciato per la violazione della normativa sull’immigrazione. Dopo il vaglio del Giudice di Pace di Forlì, è stato immediatamente espulso da parte dell’Ufficio Immigrazione mediante accompagnamento alla frontiera aerea di Bologna, con imbarco su volo diretto in Albania.

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