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Cronaca Forlimpopoli

Devastazione in un Centro permanente per i rimpatri nel barese: preso uno dei responsabili

Un senegalese di 26 anni è stato arrestato nei giorni dagli agenti della Squadra Mobile di Forlì

Avrebbe partecipato ai disordini del Centro permanente per i rimpatri di Palese, in provincia di Bari, avvenuti tra il 27 e il 28 aprile. Un senegalese di 26 anni è stato arrestato nei giorni dagli agenti della Squadra Mobile di Forlì. L'extracomunitario è stato individuato a Forlimpopoli al termine di un'attività investigativa condotta insieme ai colleghi della Squadra Mobile di Firenze. L'individuo dovrà rispondere dell'accusa di concorso in "atti di devastazione con conseguente turbamento dell’ordine pubblico".

Durante i disordini erano state messe a soqquadro le strutture ed appiccati incendi, con conseguente inagibilità di alcuni moduli abitativi ed altri destinati a sale benessere. Il 26enne si era poi dato alla fuga , rifugiandosi a casa di parenti dove è stato individuato. Portato negli uffici della Questura di Corso Garibaldi, gli è stata notificata l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari. Ora si trova in carcere a disposizione della magistratura.

Altri sette extracomunitari erano stati arrestati lo scorso giugno dalla Squadra Mobile pugliese. Le indagini hanno portato gli investigatori - mediante un attento esame delle video riprese del sistema di video sorveglianza interno al Centro - a ricostruire nei minimi dettagli tutte le fasi del disordine: una ventina di ospiti avrebbero, in un primo momento, incendiato alcuni materassi e del materiale cellulosico posizionato a ridosso delle porte d’ingresso interne alle sale benessere dei moduli 6 e 7, per poi dare fuoco ad altro materiale accatastato nel corridoio centrale del modulo 1 ed infine incendiare svariati materassi nel modulo 3 distruggendolo completamente e rendendolo inutilizzabile. L’opera di identificazione dei responsabili ha consentito, anche attraverso le importanti testimonianze di personale della cooperativa addetta ai servizi ed all’assistenza all’interno del Centro, di attribuire con certezza ad 11 cittadini extracomunitari la responsabilità penale per gli atti di devastazione.
 

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