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Cronaca

Perde 10mila euro di eroina, il trafficante minaccia la spacciatrice di morte: preso

A sbrogliare la delicata matassa presentata da una 48enne, nell'orbita del mondo della droga, ci hanno pensato gli agenti della Squadra Mobile di Forlì, guidati dal dirigente Claudio Cagnini

"Se non restituisci quello che ci devi ammazziamo te e i tuoi figli". Dopo la minaccia di morte non ha retto alla pressione, presentandosi in Questura e liberandosi con le lacrime sul viso dell'enorme peso che si portava dietro da mesi. A sbrogliare la delicata matassa presentata da una 48enne, nell'orbita del mondo della droga, ci hanno pensato gli agenti della Squadra Mobile di Forlì, guidati dal dirigente Claudio Cagnini, i quali, al termine di una breve attività d'indagine, hanno arrestato due albanesi con l'accusa di estorsione aggravata.

Tutto ha avuto inizio lo scorso weekend, quando la donna si è autodenunciata come spacciatrice di sostanze stupefacenti. La 48enne faceva da tramite tra un trafficante albanese di 38 anni, volto noto agli uomini della Questura di Corso Garibaldi, ed i piccoli spacciatori della zona. L'extracomunitario era già stato arrestato per due uomini dagli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile: nel 2011 venne preso con una ventina di grammi di eroina, mentre nel 2013, nell'ambito dell'indagine Elite, venne fermato con 2 chili di marijuana.

La donna ha spiegato che dallo scorso novembre ha ricevuto almeno 1,4 chili di eroina. Parte di questi, circa mezzo chilo, arrivati lo scorso febbraio, non sono finiti sul mercato. Lo stupefacente era stato nascosto dalla referente sotto terra. Ma l'involucro non era permeabile, e la droga, a contatto con l'acqua piovana, si è trasformata in una sorta di pongo, impossibile da trattare. Un'errore costato alla 48enne ben 10mila euro.

L'albanese, spalleggiato da un complice, un connazionale trentenne, ha preteso il pagamento dell'eroina andata a male. Il debito è stato dimezzato, ma non è stato sufficiente. Il "grossista" ha cominciato ad affrontare a muso duro la sua 'dipendente'. In un'occasione si è presentato a casa della donna, spaccando una porta e minacciandola di morte. Oppressa dalla delicata situazione, la 48enne ha deciso di autodenunciarsi.

Coordinati dal procuratore capo Sergio Sottani e dal sostituto procuratore Filippo Santangelo, gli investigatori hanno organizzato un incontro tra la donna e il trafficante. Appurato il passaggio di denaro, sono scattate le manette per estorsione aggravata. Dovrà rispondere anche dell'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Il complice è stato arrestato giovedì mattina in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Camillo Poilucci.

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