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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Arrivano i corsi di "guida insicura" grazie a speciali visori, per capire cosa significa guidare ubriachi o drogati

Forlì è risultata beneficiaria di un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la prevenzione e contrasto dell'incidentalità stradale causata da alcol e droga collocandosi all'undicesimo posto su 31 ammessi

Il Comune di Forlì andrà a realizzare dei corsi di “guida insicura”, un nome che contiene una provocazione, per far capire – nella massima sicurezza – cosa significa guidare un veicolo in stato di alterazione causata da alcol e droghe. Forlì, infatti, è risultata beneficiaria di un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a seguito di un bando su “Progetti di prevenzione, sperimentazione e contrasto dell'incidentalità stradale alcol e droga correlata” collocandosi all'undicesimo posto su 31 ammessi.

Il fondo sarà speso per la prevenzione, il controllo e l'informazione in particolare mirata ai giovani. Tra i progetti finanziati anche quello di dotarsi di visori che simulano l'alterazione alcolica alla guida di un mezzo, da utilizzare in accordo con le scuole guida della città. “Lo Stato ha stanziato risorse per i Comuni su progetti volti alla prevenzione e contrasto all'incidentalità stradale causata dal consumo di alcol e droga, a Forlì è stato finanziato con 249mila euro il progetto 'Forlì previene', indirizzato ai giovani dai 14 ai 35 anni, che in città sono 24.475 individui, di cui circa 6.500 nella fascia 14-19 anni e altri 6.500 dai 20 ai 25”, spiega Daniele Mezzacapo, vicesindaco con delega alla sicurezza.

A Forlì la Polizia Locale ha rilevato dall'inizio del 2021 638 incidenti che hanno provocato 7 morti e  424 feriti. Di questi, in 46 incidenti sono stati trovati conducenti positivi all'alcol e 12 alle stupefacenti, quindi dietro il 9% degli incidenti in città ci sono di mezzo bevande alcoliche e droghe. Un fenomeno che la Polizia Locale ha fatto fronte con 716 controlli con il pre-test dell'etilometro, lo strumento di più immediato uso per scovare in strada questi pericoli. Tali strumenti, vietati dal ministero per motivi sanitari con l'arrivo della pandemia, sono stati poi re-introdotti con l'introduzione di sistemi che permettono una migliore disinfettazione. La Polizia Locale ha in forze attualmente 107 agenti di cui 5 assunti a tempo determinato. 

“I fondi saranno utilizzati per l'acquisto di strumentazione er controllo sulle strade maggiormente trafficate, da e per il mare per esempio – spiega il comandante della Polizia Locale Daniele Giulianini -. Ma anche con incontri nelle autoscuole di “guida insicura” per esercitazione i ragazzi,  simulare alla presenza di istruttori di guida cosa significa guidare sotto gli effetti di alcolici”. Come avverrà? “Grazie ad appositi visori tridimensionali che simulano lo scarso equilibrio, i riflessi rallentati, la riduzione campo visivo e i disturbi della visione che si hanno con un tasso da 1 a 1,6 grammi litro di alcolemia. Il tutto in un'area dedicata, in massima sicurezza e sottratta al rispetto del  codice della strada”.

Nel progetto sono previste anche campagne di informazione sui social, da Tik Tok a Instagram, trasmissioni televisive sulle tv locali. “Ha fatto alzare la posizione in graduatoria anche il progetto Falco, l'app di geolocalizzazione integrata nel sistema di videosorveglianza della città”, aggiunge sempre Mezzacapo. Il progetto di prevenzione vede come partner Forlì Mobilità Integrata, che appunto sta sviluppando l'app 'Falco' e il Sert dell'Ausl Romagna, che ancora di più, spiega il direttore Edoardo Polidori, “si vuole spingere a fare sensibilizzazione nelle scuole, nelle scuole guida, ma anche in locali, centri di aggregazione e discoteche frequentati dai giovani, anche se si trovano fuori dai confini, come per esempio le discoteche del mare”. 

Per alcol e droghe, la pandemia e i relativi lockdown hanno avuto pesanti effetti per i giovani: “Ora i giovani ne consumano un po' di più, ma è un fenomeno destinato a tornare nella normalità. Durante i lockdown, invece, è emerso chiaro che chi usava occasionalmente alcolici e droghe li ha  usati molto meno o ha smesso, mentre chi aveva una dipendenza, ne ha usato più consistentemente”, sempre Polidori. Ed infine, soprattutto,  “nel post lockdown chi usa sostanze e alcolici ha aumentato molto la violenza e l'aggressività, c'è una carica di rabbia e insofferenza che prima del Covid non vedevamo così frequentemente, mentre ora è quasi quotidiana”. 

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