Boato scuote Forlimpopoli, assalto al bancomat: inseguimento nella nebbia
Tra la nebbia gli uomini dell'Arma hanno intravisto le ombre di tre-quattro soggetti, che rapidamentamente sono fuggiti a bordo di una "Audi A3" a fari spenti
LA TECNICA - I Carabinieri sono intervenuti un minuto dopo il boato, costringendo la banda a completare solo parzialmente il furto. Secondo quanto ricostruito dal personale dell'Aliquota Radiomobile, i banditi hanno neutralizzato lo sportello automatico innescando l'esplosione con una batteria ed un filo elettrico lungo 9 metri. Sarebbe stata utilizzata la cosidetta "tecnica della marmotta", ovvero un parallelepipedo in ferro riempito di polvere pirica, delle esatte dimensioni delle aperture, che viene inserito con l'aiuto di un palanco all'interno del bancomat per poi attivare l'innesco. Ordigni esplosivi improvvisati, ma molto ingegnosi: le bande del bancomat non utilizzano più l'acetilene, poco controllabile, ma una miscela, che esplode in un tempo stabilito, se innescato con una semplice batteria.
IL BOTTINO - L'esplosione ha sventrato il bancomat. Ma grazie al tempestivo arrivo dei militari, i banditi sono riusciti a metter mano solo su 9mila euro. Il colpo poteva esser più ingente in quanto le cassette blindate contenevano circa 40mila. Sono in corso le indagini per dare un'identità ai malviventi. Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza della banca e delle vicine attività.
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