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Cronaca

Il nome di Dino Amadori perpetuato anche con una nuova associazione: "Ricerca, volontariato e formazione"

E' stata presentato lunedì mattina il sodalizio dedicato alla memoria del Professor Dino Amadori, un gigante della lotta ai tumori in Romagna

Il nome di Dino Amadori perpetuato nell'intitolazione di una nuova associazione che si occuperà di solidarietà e beneficenza. E' stata presentato lunedì mattina il sodalizio dedicato alla memoria del Professor Dino Amadori, un gigante della lotta ai tumori in Romagna e non solo. Il battesimo dell'associazione si tiene con un evento benefico e celebrativo dedicato al grande medico e al suo contributo alla ricerca contro il cancro.

L'associazione “Dino Amadori Ets” si prefigge in primis di divulgare e sensibilizzare sui principali valori identitari in cui credeva il medico: la ricerca, il volontariato e la formazione . “Tale mission sarà svolta tramite iniziative di interesse sociale, collocandosi in contesti quali le organizzazioni di volontariato per promuovere e integrare interventi contro i tumori in settori non sufficientemente coperti dal Servizio Sanitario Nazionale”, spiega Giovanni Amadori, figlio e promotore del sodalizio – assieme al fratello, il medico Andrea Amadori. Sempre Giovanni Amadori: “Penso alla ricerca, alla prevenzione e ai finanziamenti necessari per supportarla, partendo dal loro cuore pulsante: il volontariato e le iniziative private. E ciò per consentire a tutti di beneficiare di quanto troppo spesso è appannaggio di pochi, onde eliminare i divari ormai troppo spesso cronici che ci dividono ed allontanano”.

E conclude: “La ricerca è per me un percorso in una gara a ‘staffetta’ dove ciascun partecipante non compete con gli altri, trovandosi piuttosto a gareggiare per tutta la comunità, sempre prefiggendosi l’obiettivo di portare il proprio ‘testimone’ a chi lo segue senza mai fermarsi: il traguardo si sposta sempre in avanti. Un traguardo verso cui tutti devono correre in un’unica squadra in una ‘realtà ideale’ in una gara stimolante ed affascinante: lo stimolo per la ricerca, per definizione , deve avere un orizzonte infinito solo apparentemente irraggiungibile”.

L'evento di debutto è in programma per venerdì 17 giugno al parco Terme di Panighina (via Consolare 2002), con una cena con concerto. Il costo di partecipazione è di 35 euro, con 10 euro che saranno devoluti per ogni partecipante alla ricerca a favore dell'Irst, dello Ior e dell'associazione Loto. A nome di quest'ultima interviene Sandra Balboni, Presidente Loto Odv: “Dino Amadori è mancato nel febbraio 2020: non ha fatto in tempo a vedere il mondo cambiare radicalmente a causa della pandemia, ma era presente pochi giorni prima alla nascita ufficiale del comitato territoriale di Loto Forlì. Mi piace pensare che questo sia una sorta di messaggio e un segno della grande fiducia che il dott. Amadori riponeva in Loto. Sostenere i progetti di Loto significa soprattutto sostenere centinaia di donne che convivono quotidianamente con una diagnosi di tumore ginecologico, accompagnandole in una quotidianità spesso molto complicata. E questo Dino Amadori lo aveva capito subito, sin da quel primo incontro di due anni fa”.

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