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Assunzioni all'Inps, anche la Uil è preoccupata: "Non rischiano le sedi, ma i servizi"

"Non entriamo nelle questioni di categoria, organizzazione e carichi di lavoro, ci interessano invece e molto, le ripercussioni sui cittadini, dal momento che l’Inps è un presidio di servizi fondamentali"

Si torna a parlare della questione delle nuove assunzioni all'Inps per coprire il turn-over di pensionamenti in una situazione già di sotto organico. Stavolta interviene il sindacato Uil, dopo quanto già detto due giorni fa da Cgil e Cisl. Per quanto riguarda le assegnazioni di personale per Forlì-Cesena i sindacati vanno insomma in ordine sparso. Anche i delegati Uil di Cesena e Forlì hanno parlato con il Direttore Regionale Inps nell'ambito dell'incontro coi sindacati di categoria. "Lincontro si è svolto in un clima di cortesia, con impegni a monitorare la situazione e promesse sul futuro concorso", spiegano Marcello Borghetti e Enrico Imolesi, segretari Uil di Cesena e Forlì.

"Non entriamo nelle questioni di categoria, organizzazione e carichi di lavoro, ci interessano invece e molto, le ripercussioni sui cittadini, dal momento che l’Inps è un presidio di servizi fondamentali. Uil Cesena e Uil di Forlì ribadiscono quindi la propria forte preoccupazione, perché la parziale sostituzione dei dipendenti collocati o prossimi alla pensione, avrà pesanti ripercussioni, su strutture operative già sottorganico. Il punto quindi non è se si rischia la chiusura di agenzie, che per quanto riguarda Savignano Sul Rubicone rappresenta una prospettiva fantasiosa, il punto è che i cittadini subiranno pesanti ricadute sui servizi attesi, che in territori a così alta vocazione stagionale, sono fondamentali per la tenuta complessiva del nostro sistema produttivo".

"Dunque le preoccupazioni già espresse dalla Uil sono fondate e nell’assegnazione del personale, la nostra Provincia, subisce un danno. Una penalizzazione alla quale non potrà mettere una “pezza” il personale dipendente che già svolge un ottimo lavoro in condizioni difficili. In questi giorni abbiamo informazioni di cittadini impegnati in lunghissime attese, alcuni sportelli sono aperti a giorni alterni, per le visite mediche i cittadini devono recarsi all’Inps di Forlì, con particolare disagio per chi deve accertare una invalidità. Le forze politiche dunque, a partire dai massimi livelli Istituzionali, non rimangano alla finestra, perché le disattenzioni di questi anni hanno prodotto, in particolare a Cesena, la perdita degli Uffici giudiziari, del Giudice di Pace, dell’ufficio di conciliazione del lavoro, solo per citare alcuni dei servizi per il quali i cittadini, devono ora spostarsi con incremento di costi e perdita di tempo".

"La Uil di Cesena e di Forlì, evidenziano come la cosiddetta “Provincia Bipolare”, più che di discussioni su architetture istituzionali, abbia bisogno di dinamismo in interventi che determinano le condizioni di sviluppo e di risposta ai servizi, su entrambi i fronti del territorio Provinciale. Di Certo la Uil non starà ad assistere all’ennesimo scippo a danno dei cittadini e manterrà alta l’attenzione e la pressione sull’opinione pubblica", concludono i segretari Uil.

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