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Cronaca

La futura sala della musica prenderà il nome di 'Auditorium Conad': lo sponsor versa 2 milioni spalmati su 20 anni

L'intitolazione, a seguito di un percorso ad evidenza pubblica, deriva dalla cospicua sponsorizzazione da parte di Cia-Conad: il colosso della grande distribuzione alimentare, infatti, destinerà 2 milioni di euro in totale

Il nuovo auditorium della musica, il cui cantiere è già in corso all'ex Gil di viale della Libertà, prenderà il nome di 'Auditorium Conad – Città di Forlì'. L'intitolazione, a seguito di un percorso ad evidenza pubblica, deriva dalla cospicua sponsorizzazione da parte di Cia-Conad: il colosso della grande distribuzione alimentare, infatti, destinerà 2 milioni di euro in totale, spalmati in 20 anni, per sostenere parte dei costi di realizzazione dell'auditorium, ma anche e soprattutto le stagioni musicali una volta che sarà aperto al pubblico.

VIDEO - Conad investe sull'auditorium di Forlì

La maxi-sponsorizzazione di Cia-Conad

Nei primi 10 anni l'auditorium vedrà un apporto di capitale privato di 160mila euro, una cifra che permetterà di avere – secondo i programmi – musica di alto livello per riempire la stagione della nuova sala. Per altri dieci anni successivi l'apporto si ridurrà a 40mila euro. Un iter di sponsorizzazione e mecenatismo da parte di privati non diverso da quelli ormai sempre più frequenti in Italia, anche a livello locale, per esempio con l'intitolazione del Palafiera all'Unieuro e dello stadio Manuzzi di Cesena all'Orogel.

Auditorium, accordo Comune-Conad

Si tratta, a detta dell'assessore alla Cultura Valerio Melandri, della più grossa donazione con art bonus in Italia nella 'categoria C' e la seconda più alta in assoluto in tutte le categorie. L'art bonus permette un beneficio fiscale molto elevato, del 65%, sulla somma donata. E' il beneficio per il sostegno alla cultura più incisivo in Europa, “eppure se ne fa ancora poco utilizzo”, spiega Melandri. Non è il caso di Forlì, dove il Comune ha chiamato a raccolta diversi donatori sui vari progetti, l'Auditorium primo tra tutti, che ha visto contributi da numerose aziende del territorio. 

VIDEO - La visita virtuale al futuro auditorium

Nei locali dell'ex cinema Odeon, secondo i progetti, sarà disponibile l'auditorium della musica per 420 posti (350 in platea e 70 in galleria) entro i primi mesi del 2024. E' previsto anche l'utilizzo come sala di registrazione. “Non dimentichiamoci che la sala era pensata all'inizio proprio per la musica e ha ottime caratteristiche di acustica, solo dopo divenne un cinema. Aprirà, contiamo, in contemporanea al museo della Ginnastica che si troverà all'ultimo piano dell'ex Gil. Nel 2024 vorremmo partire con la prima stagione musicale”, spiega Melandri.

Per i primi due anni, in particolare, i 160mila euro annuali di Conad saranno destinati all'infrastruttura e alle sue dotazioni tecnologiche, il cui cantiere sta subendo i forti rincari in corso d'opera per i prezzi di materie prime ed energia. Poi, come detto, il grosso della donazione sarà destinata invece alle stagioni, vale a dire non a finanziare muri e impianti, ma per retribuire gli artisti e i musicisti che vi suoneranno dentro. Questo dovrebbe mettere al riparo dal rischio, come altre volte accaduto, che si investano milioni di euro nelle ristrutturazioni di contenitori edili a cui poi non fa seguito un progetto di utilizzo (l'ex palestra del Campostrino è l'esempio più eclatante).

"Un esempio da emulare"

“Si consolida un legame tra la città e una grandissima azienda del territorio. L'accordo rappresenta un grande esempio di mecenatismo a beneficio di tutta la comunità. Grazie quindi a Cia-Conad e al presidente Pelliconi per aver scelto Forlì e il progetto del nuovo auditorium quale punto di partenza per una preziosa partnership volta a rafforzare la partecipazione, il benessere e la qualità della vita dei nostri cittadini”, commenta il sindaco Gian Luca Zattini. Secondo il primo cittadino “ci sarà una corsa all'emulazione”. 

'Commercianti indipendenti associati' (Cia) è la cooperativa di Conad che copre tutta la fascia nord adriatica dal Friuli Venezia Giulia, al Veneto, Emilia-Romagna e Marche, con alcune puntate anche in Lombardia. Il fatturato di vendita è 2,45 miliardi di euro in 277 punti vendita, di proprietà di 167 imprenditori dettaglianti, per un totale di 11mila lavoratori impiegati. “La storia di Cia è iniziata il 23 settembre 1959 con la nascita della prima cooperativa a Forlì. Con la città abbiamo un rapporto forte da sempre: qui si trovano la nostra sede e la gran parte dei nostri magazzini, qui stiamo ultimando il centro direzionale che supporterà lo sviluppo in tutta l'area di competenza della cooperativa”, ricorda il presidente Maurizio Pelliconi. Che conclude: “Con questo investimento importante pensiamo di seminare ottimismo, che è la base dello stare assieme, in un momento di pessimismo, e lo facciamo sulla cultura”.

L'accordo di sponsorizzazione per l'attribuzione del nome dell'auditorium a Conad deriva da un avviso di evidenza pubblica, in cui il Comune ha chiamato le aziende del territorio a dare il proprio contributo. La proposta di Cia-Conad, per 2 milioni di euro, è stata poi pubblicata ed infine è stato siglato l'accordo ventennale.

Il progetto

Il restauro dell'ex Odeon per realizzare la sala della musica è finanziato dal Comune inizialmente con 4,3 milioni di euro, a cui si aggiungono numerose donazioni private, in primis della di Cia-Conad per 2 milioni di euro spalmati per 20 anni. Entro il 2024, secondo i piani, sarà pronto un auditorium da 420 posti (350 in platea e 70 in galleria). La struttura, progettata nel 1933 dal famoso architetto Cesare Valle, è parte di un complesso destinato dal Fascismo ai balilla, l'organizzazione giovanile del regime. Per questo c'erano palestre, una piscina e appunto la sala-teatro. Caduta in disuso dopo la Seconda guerra mondiale, è tornata a essere utilizzata come cinema dagli anni Ottanta, fino alla chiusura dalla sala che ha portato il nome di Odeon. Il progetto prevede una buca per l'orchestra che si può elevare per espandere il palco e ospitare fino a 40 elementi e apparecchiature tecnologiche per la registrazione.

Gli impianti di areazione verranno posizionati all'esterno e interrati per non disturbare gli spettacoli col rumore. Nei semi-interrati sotto la platea saranno realizzati camerini e servizi per i musicisti, dove una volta c'erano la mensa e i dormitori. La struttura sarà dotata anche di un bistrot e dei servizi igienici. Nella ala ovale, quella visibile su via Borghetto Accademia, sarà posizionato il foyer.

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