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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ambientalisti contro Mengozzi: "Meglio che bruci gasolio che non rifiuti"

Si surriscalda il dibattito sulla richiesta di aumento di portata oraria dell'inceneritore di rifiuti ospedalieri Mengozzi, in altre parole quanti rifiuti l'inceneritore privato può bruciare all'ora, come tetto massimo

Si surriscalda il dibattito sulla richiesta di aumento di portata oraria dell'inceneritore di rifiuti ospedalieri Mengozzi, in altre parole quanti rifiuti l'inceneritore privato può bruciare all'ora, come tetto massimo di “velocità”. La Mengozzi chiede di portare tale limite di carico da 4.000 a 5.000 kg/ora, mentre il Comune ha già espresso un suo “no” all'interno della conferenza dei servizi in Provincia.

Un no, sostenuto da tutte le associazioni ambientaliste, motivato dal “principio di precauzione” e più in generale per mandare un messaggio di superamento dei sistemi di incenerimento nella gestione dei rifiuti. Il “no” del Comune, tuttavia ha sollevato la protesta di Enzo Mengozzi, patron dell'inceneritore di via Zotti che attacca il sindaco e spiega che con questa posizione l'inceneritore paradossalmente inquina di più, in quanto è costretto a mettere nel forno combustibili fossili, per compensare la mancanza di rifiuti etenere a temperature ottimali l'impianto. La conferenza dei servizi si è conclusa con un rinvio della valutazione.

IL SINDACO - Sulla risposta di Mengozzi prende posizione il sindaco Davide Drei: "Apprezzo la volontà dell’azienda di ridurre gli impatti ambientali e l’inquinamento del nostro “amato” territorio. Facendomi interprete delle richieste dei cittadini, chiedo quindi alla ditta Mengozzi di ridurre la propria attività, e non di aumentarla, e di valutare attività alternative nello stesso settore. La libertà d'impresa si scontra, in questo caso, con la volontà di una comunità che non vuole avere a poca distanza dalle proprie abitazioni un’attività insalubre di classe I (ex Art. 216 del testo unico delle Leggi Sanitarie). L’innovazione tecnologica per la quale la Mengozzi è riconosciuta nel mondo riguarda i sistemi di recupero e di riciclo, che si potrebbero sviluppare ed ampliare nella sede di Forlì, riducendo e spostando altrove le attività di combustione o sviluppando tecnologie alternative".

DESTINAZIONE - A prendere carta e penna con un comunicato stampa è anche la lista civica “Destinazione”, che replica punto per punto alle proteste della società che gestisce la struttura, per bocca di Raffaella Pirini: “Gli inceneritori inceneriscono, per profitto, un pezzo della nostra salute tutti i giorni. Il signor Mengozzi, viste le attuali misere condizioni ambientali locali e globali, potrebbe investire i suoi capitali in remunerativi progetti di riconversione verde (vera, però). Destinazione Forlì una volta tanto è d'accordo con il Sindaco, pur mantenendo vertiginose differenze di vedute su altri temi”.

Quindi sul principio di precauzione: “Ben venga l'utilizzo del principio di precauzione se serve per frenare l'incenerimento. Vogliamo ricordare che fra l’altro una importante e recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 02495/2015) ribadisce ancora una volta l’utilità e l’importanza del principio di precauzione “ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa”. “Questo porta all’obbligo per le Autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire i rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, ponendo una tutela anticipata rispetto alla fase dell’applicazione delle migliori tecniche […]”.

E sul tema dell'utilizzo di combustibili fossili nell'inceneritore per Destinazione paradossalmente è meglio quelli che i rifiuti: “Tornando alla Mengozzi: il gasolio è un costo, mentre i rifiuti reddito. Utilizzate il gasolio? Incominciate almeno a usare il metano. Inoltre i prodotti della combustione dei combustibili fossili sono meno pericolosi per la salute rispetto a quelli derivanti dalla combustione dei rifiuti. Quindi bruciando metano per alzare la temperatura rispettate sicuramente di più il principio di precauzione”. Destinazione esorta infine la Mengozzi a riconvertirsi nei processi di sterilizzazione.

Conclude Destinazione: “Come ultima cosa, abbiamo detto che siamo d'accordo col Sindaco (per fortuna oggigiorno va di moda farsi vedere ambientalisti: Destinazione, che ha parlato al vento in Comune per anni, raccogliendo le istanze dell'Associazione Clan-Destino e del WWF, vede finalmente qualcosa di buono), ma, siccome Destinazione è a 360 gradi e oltre, come visione ambientalista, e non solo, gli chiediamo che dica la stessa cosa sulle industrie insalubri di prima classe e sul principio di precauzione anche ad Hera (e al suo inceneritore), che ha ancor meno scusanti, in quanto è una partecipata pubblica e visto che esiste un sistema di gestione rifiuti (porta a porta più impianti di selezione e trattamento) che rende completamente inutile l'incenerimento dei rifiuti urbani”.

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