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Cronaca

Ausl Unica: "Ingresso della Regione nel capitale sociale dell'Irst"

Votato dalla Conferenza Sociale Sanitaria Territoriale di Forlì il documento sul "Riordino assetti organizzativi sanitari, costituzione Azienda Unica Romagna"

Si è svolta giovedì riunione della Conferenza Sociale sanitaria del territorio Forlivese,  fra il presidente Paolo Zoffoli, il sindaco Comune di Forlì, Roberto Balzani, il vicepresidente della Provincia Guglielmo Russo e CGIL CISL UIL del territorio Forlivese, con all’ordine del giorno presentazione del documento votato dalla Conferenza Sociale Sanitaria Territoriale di Forlì sul “Riordino assetti organizzativi sanitari, costituzione Azienda Unica Romagna”. I risultati di questo incontro prevedono “un percorso di coinvolgimento della cittadinanza, degli operatori, dei professionisti interessati”, si legge in una nota dei sindacati.

A questo proposito il 1 marzo, data di incontro al Tavolo Istituzionale  di Area Vasta, segnerà l’avvio di un processo concertativo, finalizzato ad aprire momenti di partecipazione e coinvolgimento, con l’obbiettivo di individuare un progetto condiviso che sposti la discussione da  “azienda unica si, azienda unica no”, ai contenuti della risposta ai cittadini dove si valorizzano le eccellenze diffuse nel territorio, con l’obbiettivo di integrarle. Le parti richiedono anche all’assessorato regionale competente, uno studio di fattibilità,  per  la predisposizione di un piano industriale e di riorganizzazione dei servizi sanitari romagnoli, “che  metta in chiaro i tempi e le finalità del processo di riordino, andando ad individuare come si perseguono gli obbiettivi relativi alla centralità del territorio, alla prossimità dei servizi, alla presa in carico delle persone”. Inoltre è fondamentale “Valutare attentamente la modalità di costituzione della Conferenza Sociale Sanitaria Unica, nel rispetto del riconoscimento del ruolo dei sindaci dei territori, anche in quanto espressione democratica dei cittadini, della valorizzazione delle Conferenze Distrettuali socio sanitarie, per la programmazione integrata dei servizi, salvaguardando il rapporto fra luogo decisionale e territorio e garantendo a tutti i soggetti istituzionali partecipanti, la pari dignità nei percorsi decisionali”.

Punto fondamentale “esplicitare l’ingresso della Regione nel capitale sociale dell’IRST, al fine di rafforzarne il ruolo pubblico, la sua mission in ambito di programmazione pubblica, riscontrabile già nella composizione del C.d.A”.

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