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Cronaca

Il caso dell'automedica, la replica: "I cittadini stiano tranquilli, il 118 della Romagna è tra i migliori in Italia"

"Presunti disservizi che non trovano nella realtà elementi di riscontro oggettivo e che portano a creare panico ingiustificato"

"La ricostruzione dell’evento, raccontato dal coordinatore di Fratelli d’Italia, Luca Bartolini, ancora una volta conferma il clima avvelenato e artatamente strumentale che si è creato in merito alla rimodulazione del servizio di automediche in Ausl Romagna. E’ evidente che a queste condizioni, per qualcuno, a nulla valgano le ragioni  e la realtà dei fatti rappresentata più volte dall’Azienda nelle   sedi istituzionali e avvalorate da dati e numeri e non da suggestioni": è la replica che arriva dall'Ausl Romagna all'episodio di ritardo segnalato, in quanto diretto protagonista, dal coordinatore di Frateli d'Italia in provincia di Forlì-Cesena

"I fatti, che qui riportiamo, non sono opinioni. Il sistema di centrale operativa, come è noto registra tutte le chiamate e le relative conversazioni tra gli operatori coinvolti. A questo si aggiungono i referti dei medici che hanno trattato il caso, dal Punto di Primo Intervento di Santa Sofia, fino all’arrivo in Pronto soccorso a Forlì, classificato con codice azzurro, quindi non certamente di gravità e alle successive dimissioni, avvenute in serata dello stesso giorno (dopo poco più un’ora dalla presa in carico del medico di PS), dal Pronto Soccorso di Forlì", spiega la nota.

Automedica dopo un'ora, il caso segnalato da Bartolini (Fdi)

La paziente, come riportato dalla scheda del Punto di Primo Intervento di Santa Sofia, è giunta accompagnata dal marito e non risulta esservi stata alcuna richiesta al 118 antecedente l’arrivo. Viene presa in carico dal medico presente in servizio e dopo la verifica dei parametri vitali, risultati normali, viene trattata per i problemi che riferiva.  Alle ore 14.46. 54 il medico del Punto di Primo Intervento, chiama il 118 richiedendo un mezzo per il trasporto a Forlì della paziente ai fini di un ulteriore controllo, spiecifica nella sua replica l'Ausl.

Continua la nota Ausl: "Il quadro clinico acuto si era risolto, e per ulteriore precauzione il medico ha richiesto l’invio di una automedica . Occorre specificare che la paziente era sotto il controllo medico senza alcuna criticità delle funzioni vitali e l’operatore della centrale 118 ha inviato l’auto medicalizzata da Cesena essendo l’auto medicalizzata di Forlì impegnata in una emergenza (Codice 3, massima gravità). Non si è preso in considerazione l’invio dell’elicottero o dell’automedica in postazione a San Piero in Bagno in quanto non vi era una emergenza in atto ma la necessità di accompagnare una paziente già trattata con successo presso il punto di primo intervento".

E critica: "Strumentalizzare qualsiasi evento, raccontando una parte della verità, crea allarmismo e infanga il lavoro serio e professionale del personale di uno dei più performanti sistemi di soccorso preospedaliero in Italia. I cittadini possono stare assolutamente tranquilli che il sistema 118 Romagna risponde nel modo più efficace ed appropriato possibile, in tempi di intervento che sono, come in tutta la regione, i migliori in Italia. Peraltro, tutte le ambulanze hanno a bordo personale infermieristico accreditato e preparato in grado di operare al meglio in tutte le condizioni di emergenza, integrandosi laddove necessario con i medici sia su automedica che elicottero di soccorso, mettendo in atto fin dall’arrivo le manovre di supporto vitale laddove necessarie secondo specifiche procedure. Il valore del sistema 118 Romagna non può essere messo in questione per finalità che prendono spunto da presunti disservizi che non trovano nella realtà elementi di riscontro oggettivo e che portano a creare panico ingiustificato".

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