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Cronaca

Avis Forlì compie 80 anni, aumentano le donazioni di sangue: calano quelle di plasma

Nel 2016 l'Avis comunale di Forlì compie 80 anni, oltre al bilancio dei primo 5 mesi del 2015, sono state presentate anche le celebrazioni, che partono subito e dureranno un anno

Nel 2016 l'Avis comunale di Forlì compie 80 anni, oltre al bilancio dei primo 5 mesi del 2015, sono state presentate anche le celebrazioni, che partono subito e dureranno un anno. Il primo appuntamento è per sabato, alle 10, al padiglione Morgagni dell'ospedale, con lo scoprimento del bassorilievo ad opera di Angelo Ranzi, dedicato ad Erio Casadei, donato da Avis, in collaborazione con la Direzione Ospedaliera Morgagni – Pierantoni,

ERIO CASADEI - Il giovane Erio Casadei, motociclista, tuttora vivo nella memoria collettiva forlivese, Albo d`Oro Trofeo Nazionale Gincane del 1953 e 1955 su Moto Guzzi classe 125, muore tragicamente nel 1956 in un incidente stradale. La Famiglia Casadei, per onorarne la breve vita, decise di edificare e di donare un Padiglione all`Ente Ospedaliero G.B. Morgagni di Forlì, da destinare ai Servizi di Medicina Trasfusionale e da affidare all`Associazione dei donatori di sangue. Il 6 marzo 1958, a due anni esatti dalla scomparsa di Erio, viene posta e benedetta la prima pietra.

I DATI DEI PRIMI 5 MESI DEL 2015 - Dall'inizio del 2015 al 31 maggio nel comprensorio forlivese sono state effettuate  3.369 donazioni  di sangue  e 960 di plasma, con un aumento del 7% delle donazioni di sangue e una flessione del 5% di quelle di plasma. Il numero delle donazioni del comprensorio forlivese corrispondente al 14% della raccolta dell’Ausl unica della Romagna.

L’Avis comunale di Forlì ha contribuito con 2.071 donazioni di sangue e 688 di plasma contro le 1894 di sangue e 715 di plasma del 2014, ottemperando così a quanto richiesto dai servizi trasfusionali sia a livello locale che regionale. Le “sacche” trasfuse a Forlì sono state 2.802 di sangue e 129 di plasma, quindi in quantità inferiore rispetto a quanto raccolto. Il plasma non trasfuso viene inviato all’industria che attraverso le specifiche lavorazioni estrae determinati elementi con cui vengono prodotti farmaci, mentre il sangue viene utilizzato o nell’ambito della Ausl della Romagna oppure contribuisce all’autosufficienza regionale.

Un dato buono ma migliorabile è la percentuale di donazioni su prenotazione che è del 55%, ciò contribuisce ad avere una maggiore appropriatezza della raccolta, poiché conoscendo il numero di sacche di un determinato gruppo che verranno donate, si programma poi la chiamata successiva distribuendo la raccolta su tutto l’anno, in relazione anche ai consumi previsti. Nei primi 5 mesi del 2015 sono stati inoltre effettuati circa 1000 colloqui/controlli extra donazione e sono state gestite circa  3700 telefonate (accettate), di cui un terzo riguardavano i donatori dell’Avis comunale di Forlì. Altro aspetto molto interessante è la raccolta pomeridiana, prevalentemente dedicata alle prime donazioni dei ragazzi delle scuole,  in quanto nel 2015 si è avuto una affluenza maggiore anche di donatori periodici rispetto al 2014 con prospettive di sviluppo ulteriore. A tale scopo voglio sottolineare che la possibilità di donare al pomeriggio è per tutti i donatori del comprensorio forlivese, e invito a prenotare chi eventualmente fosse impossibilitato a donare al mattino. La raccolta pomeridiana viene effettuata da settembre a metà giugno, evitando ovviamente i mesi più caldi.

Nei primi 5 mesi del 2015 le prime donazioni sono state 219, come nel 2014. La popolazione del territorio romagnolo è di 1.108.559 mentre quella del comprensorio forlivese è 188.357 totali, mentre la fascia di popolazione compresa tra 18 e 65 anni è di 116.529. Dai dati appena descritti si desume che la percentuale dei residenti nel nostro comprensorio è del 17% sul totale, mentre la percentuale della popolazione in età donazionale confrontata con la popolazione totale è del 10.5%. Il numero di donatori è attualmente di 5.318 idonei, 465 sospesi temporaneamente  e 7294 sospesi definitivamente, per un totale di cittadini che a vario titolo donano, hanno donato o si sono presentati per farlo di 13077, corrispondente al 11 % della popolazione in età donazionale e al 6.94% della popolazione totale.

Valdemaro Flamini, presidente Avis Comunale di Forlì, spiega che "i margini di aumento sono ampi, e ricordo che una popolazione di donatori più ampia consente di far fronte ai fabbisogni anche nei periodi critici (estate, primavera per le allergie e inverno per l’epidemia influenzale)".

                                       

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