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Cronaca

Non c'è pace per gli alberi della Provinciale del Rabbi: avvelenati 11 storiche piante

A San Lorenzo in Noceto, sulla strada provinciale del Rabbi sono stati avvelenati 11 alberi che a loro tempo non vennero abbattuti nel corso della messa in sicurezza della strada

A San Lorenzo in Noceto, sulla strada provinciale del Rabbi sono stati avvelenati 11 alberi che a loro tempo non vennero abbattuti nel corso della messa in sicurezza della strada, dopo un vincolo  imposto dalla Soprintendenza, che giunse dopo aspre proteste dei Verdi e degli ambientalisti contro gli abbattimenti. A rendere noto l'incisione dei vandali sono gli stessi Verdi. Dotati di un trapano a batteria, sono penetrati per 20 centimetri nella pianta e hanno iniettato delle sostanze velenose nel tronco.

Uno di questi alberi, di fronte al parcheggio di una azienda artigiana, è completamente seccato mentre gli altri, posti da entrambi i lati della strada,  mantengono ancora le foglie ma il loro destino appare segnato. Scrivono i Verdi: “I mascalzoni, che ci auguriamo vengano individuati e puniti severamente, non possono essere passati inosservati: gli alberi sono molti e i cani delle case prospicienti, durante il nostro sopralluogo, hanno attirato l'attenzione degli abitanti con i loro latrati. Abbiamo inoltrato questa mattina un esposto al comando dei carabinieri forestali di Forlì  e gli agenti sono prontamente intervenuti e ci auguriamo riescano ad individuare i responsabili”.

Alberi avvelenati

Ed ancora: “Ricordiamo come prima dell'avvio degli sciagurati lavori di "messa in sicurezza della strada”, in realtà tradottisi nell'aumento della sua pericolosità, solerti esponenti del quartiere sono passati casa per casa per chiedere firme per sollecitare il loro abbattimento. Evidentemente questi alberi, nonostante il loro valore non solo dal punto di vista naturalistico e  ambientale ma anche storico e paesaggistico, danno fastidio a qualcuno che non ha voluto rassegnarsi alla loro conservazione conseguente ad un provvedimento emanato ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio,  e ha pensato bene di mettere in pratica azioni  delittuose mai pubblicamente condannate da  Amministrazioni in realtà dedite all'utilizzo delle seghe ogni  volta   che ritengono gli alberi un "problema". Quando le Amministrazioni dimostrano che per loro gli alberi sono nemici, per i motivi più vari,  la velocità, la "sicurezza", il decoro urbano, i marciapiedi, la scorrevolezza delle strade, il deflusso delle acque, le radici ecc. ecc. come ha certificato il loro operare, a cominciare dalla SP 3 del Rabbi,  ecco che altri pensano di poter fare da sé: cosa saranno mai 11 alberi quando le autorità pubbliche ne tagliano decine e decine?”

“Riteniamo che tutto ciò non sia più tollerabile, che si debbano da una parte perseguire i criminali, perché tali sono,  ma anche mettere uni campo iniziative rivolte ai cittadini  per invertire il processo di avversione agli alberi che è stato messo in moto dalla troppa facilità con cui si consente ogni manomissione del nostro patrimonio arboreo. Nel frattempo ci auguriamo che l'Istituto di Patologie Vegetali, prontamente allertato e la Provincia di Forlì si impegnino al massimo per  rimuovere le sostanze velenose ancora presenti nei fori praticati recentissimamente, tentando così di salvare gli alberi pur in presenza di uno stato vegetativo che ha subito visibili danni”. 

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