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Cultura

Avvicinare bimbi e giovani al mondo della lirica con "Il Rigoletto" di Verdi: al via il progetto "Mettiamoci all’opera!"

Si tratta di un'iniziativa di crowdfunding a sostegno di progetti che legano musica lirica, giovani, cultura, territorio e mondo scolastico

"Mettiamoci all'opera". E' il nome del progetto pilota dell'associazione musicale InArte per avvicinare i bambini ed i giovani al mondo dell'opera lirica, che ha ricevuto il sostegno del Comune. "È intenzione di questa amministrazione promuovere sempre di più il crowdfunding, ovvero il fundraising svolto attraverso piattaforme online - esordisce l'assessore alla Cultura, Valerio Melandri -.  Nelle nostre modalità di azione c'è anche lo sviluppo del fundraising come integrazione tra fondi pubblici e fondi privati per portare avanti progetti culturali e sociali importanti per la città". 

Quello di "Mettiamoci all'opera", prosegue, "è un primo test che sosteniamo nel massimo dei modi, un primo tentativo per capire poi per strutturare un'offerta che sia la migliore possibile. Questo è un modo per far crescere le organizzazioni e diventare – ancora di più di quanto siamo sempre stati - il lievito della farina: la farina ce la mettono le associazioni, noi siamo il lievito che le fa crescere. È questo, infatti, il nostro obiettivo: far crescere le realtà locali che propongono progetti validi, utili e importanti per la città".

Il progetto "Mettiamoci all'opera" di InArte

L'associazione musicale InArte vuole coinvolgere in prima persona i giovani nel mondo dell'opera lirica: protagonista del progetto sarà infatti "Il Rigoletto", di Giuseppe Verdi. L'iniziativa avrà tre tappe per far innamorare i piccoli partecipanti di questo genere musicale. Inizialmente, dei laboratori nelle scuole primarie e secondarie di Forlì racconteranno trama e personaggi agli alunni, che impareranno anche alcune arie corali. In seguito queste arie saranno eseguite nello spettacolo rivolto agli alunni coinvolti che vedrà la regia del cofondatore di InArte Andrea Farì. Infine, gli scolari coinvolti realizzeranno un libretto che conterrà la narrazione della storia, dei personaggi e delle musiche. 

“Il progetto nasce da una constatazione preoccupante, ovvero che l’opera rischi di morire proprio nella patria che l’ha creata, ma anche dalla certezza allo stesso tempo che con la competenza e la cura, il coinvolgimento della comunità a partire dalle sue istituzioni e dalle sue organizzazioni, possiamo fare qualcosa di concreto per invertire la rotta”, spiega Ilaria Mazzotti, cofondatrice di InArte e ideatrice del progetto,.

“L’opera lirica rappresenta un tesoro inestimabile del patrimonio culturale italiano, che spesso consideriamo, a torto, fuori dalla portata dei più giovani perché qualcosa di ‘vecchio’ - prosegue -. Ciò che manca sono, in realtà, occasioni concrete in cui i ragazzi possano cogliere la magia dell’opera lirica, della sua musica, dei suoi personaggi, dei costumi e delle scene. Non vi è amore per la lirica”, sottolinea, “ che non sia preceduto dalla conoscenza della stessa. Per questo, abbiamo voluto mettere in piedi una raccolta fondi che renda possibili percorsi nelle classi e spettacoli in cui verranno coinvolti i giovani in prima persona, sia sul palco che in platea: il tutto costruito con adattamenti brillanti e un preciso approccio didattico. Protagonista del progetto sarà Il Rigoletto di Giuseppe Verdi, forse l'opera più amata nel mondo.”

L’iniziativa sarà articolata in tre step. In primo luogo, l’attività a scuola, con tre lezioni per un totale di otto classi delle primarie e secondarie di Forlì, per raccontare la trama dell’opera, descrivere i personaggi e insegnare alcune arie corali. Arie che i bambini canteranno in quella che è la ‘fase due’, ossia lo spettacolo a teatro rivolto a tutti gli alunni coinvolti, la cui regia sarà affidata ad Andrea Farì, cofondatore di InArte con grande esperienza in tema di spettacoli didattici: un’esperienza a cui si lega la terza parte del progetto, ossia la realizzazione di un libretto in cui vi sarà la narrazione della storia, dei personaggi e delle musiche.

La campagna di crowdfunding è aperta a tutti, con diverse modalità di contributo (consultabili alla pagina https://www.ideaginger.it/progetti/mettiamoci-all-opera.html). ‘Mettiamoci all'opera!’ è stato ideato per essere sviluppato in due distinte modalità, a seconda della quota di fondi che si riuscirà a raccogliere. “Ma la grande accoglienza fatta registrare dal progetto”, precisa con soddisfazione Mazzotti, “ci fa essere ottimisti e miriamo a svilupparlo nella sua forma più estesa – per la quale serve raggiungere il tetto dei 12.000 euro - , con un totale di 160 ore di lezione nelle classi, tre spettacoli e la stampa di 600 libretti per ognuno di essi. Davvero un grande ringraziamento a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e già hanno aderito con il proprio contributo, a partire dalle istituzioni comunali di Forlì".

“Il nostro Comune si sta sempre più muovendo nell’ambito della raccolta fondi e questo crowdfunding promosso dall’Associazione musicale InArte è un primo tentativo - afferma Melandri -. Credo che sia una modalità molto positiva per interagire con la cittadinanza perché permette all'Amministrazione Comunale di entrare in contatto con i reali interessi della comunità, individuando quali siano gli ambiti da sostenere. Mi auguro che sia da esempio per le altre Associazioni, che prendano spunto e si muovano in quest'ottica di rinnovamento culturale".

Come funziona il crowdfunding civico

Melandri spiega come funziona il crowdfunding civico: "Sono diverse le città, come Milano o Venezia, che hanno scelto di intraprendere questo percorso di sviluppo locale, dove realtà private e Comune si trovano fianco a fianco nel finanziamento di progetti sociali o culturali rivolti ai cittadini.  Il Comune sostiene in modo importante quello che viene raccolto dall'associazione attraverso il crowdfunding svolto su piattaforme online e, a donazioni chiuse, raddoppia la quota raccolta fino a un certo limite prestabilito".

"Nei prossimi mesi o anni ci potrebbero essere grandi novità anche per i contributi annuali della città per portarli in qualche modo sulla direzione del crowdfunding civico: l'associazione mette una parte del costo del progetto che intende realizzare e il Comune mette la quota rimanente - continua -. Questa azione è svolta principalmente per moltiplicare le risorse del Comune attraverso le associazioni del territorio e attraverso l'iniziativa privata e l'integrazione con i fondi privati. I principi di sussidiarietà e complementarità ci guidano, infatti, nel nostro lavoro e ci permettono di essere più vicini possibili alle esigenze dei cittadini e delle loro realtà associative". 

I benefici del crowdfunding

Il crowdfunding civico, continua l'assessore, "è uno strumento straordinario che può dare alla nostra città una grande possibilità di crescita.  Credo che sia una modalità molto positiva per interagire con la cittadinanza perchè permette all'amministrazione di entrare in contatto con i reali interessi della comunità, individuando quali siano gli interventi più urgenti e necessari.  In più, permette di dare maggiore visibilità a progetti di pubblica utilità con scopi sociali o culturali, informando i cittadini in modo approfondito sulle iniziative territoriali. La cittadinanza verrebbe anche maggiormente coinvolta nel processo di sviluppo territoriale, aumentando il senso di appartenenza alla propria città e la voglia di contribuire alla buona riuscita dei progetti stessi.  I benefici di questa declinazione del fundraising sono davvero tanti e Forlì potrebbe diventare davvero più belle e più solida grazie a questo progetto.  Lavoreremo per poterlo portare in città in modo continuativo e strutturato".

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La presentazione del progetto

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