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Cronaca

Avvisi di garanzia in Comune, Drei: "L'operazione fu fatta solo per diminuire i costi"

“Ci tengo a ribadire che le scelte adottate in materia di compensi degli amministratori della holding e delle partecipate, sono sempre state finalizzate alla diminuzione dei costi "

“Ci tengo a ribadire che le scelte adottate in materia di compensi degli amministratori della holding e delle partecipate, sono sempre state finalizzate alla diminuzione dei costi complessivi, a totale ed esclusivo beneficio dell’interesse pubblico”: è la scarna dichiarazione del sindaco di Forlì Davide Drei a commento dell'arrivo di due avvisi di garanzie, in Comune e presso la holding pubblica Livia Tellus, con ipotesi di  reato di abuso d'ufficio, sulla vicenda dei compensi erogati irregolarmente ai vertici della società pubblica. 

Continua Drei: "Ho appreso dagli organi di informazione la notizia dell’iniziativa giudiziaria assunta dalla Magistratura rispetto al tema dei compensi di Livia Tellus Romagna Holding e, a tale riguardo, mi preme sottolineare piena disponibilità e collaborazione allo svolgimento delle indagini, come già ho avuto modo di fare nei mesi scorsi".

La Guardia di Finanza martedì mattina ha consegnato due avvisi di garanzia: al presidente di Livia Tellus, Gianfranco Marzocchi, e al direttore generale  del Comune di Forlì Vittorio Severi. La vicenda risale allo scorso anno, quando Livia Tellus da holding delle partecipazioni del Comune di Forlì venne "potenziata" per diventare holding di tutte le partecipazioni azionarie in società pubbliche dei 15 Comuni dell'Unione dei Comuni della Romagna forlivese. In quell'occasione lo stipendio del presidente  Marzocchi, già assessore alla Cultura tra il 2004 e il 2009, fu portato da 8mila a 46mila euro lordi, nonostante una norma prevedesse di tagliare del 20% questo genere di costi, taglio che effettivamente avvenne ma in modo complessivo, agendo su tutti i compensi delle società pubbliche.

Una lettera di alcuni sindaci espresse pieno sostegno a Marzocchi e all'operazione di razionalizzazione complessiva dei costi. Così nell'autunno del 2016 il sindaco Davide Drei giustificò la scelta, in Consiglio Comunale: “Abbiamo stabilito un compenso di 46mila euro per un compito che prima era in capo a due soggetti. Una somma di 46mila euro lordi è troppo elevata per presiedere una società con un capitale di 128 milioni di euro e un patrimonio di oltre 230 milioni? Per esempio il presidente di Ravenna Holding prende 83mila euro. L'applicazione delle norme è avvenuta nel quadro dei riferimento disponibili, in assenza di pareri della Corte dei Conti su casi analoghi, con la riduzione dei compensi complessivi del 29%, anziché del 20% richiesto dalla legge. Qualcuno argomentava che la riduzione dei compensi fosse da applicare a qualsiasi società di Livia Tellus, qualcun'altro invece che andasse applicata nel suo complesso, dal momento che è il costo complessivo che va a pesare sul bilancio del Comune”. Sulla questione notevole fu la tensione in Consiglio Comunale,  con spaccature nella maggioranza Pd, che portarono la capogruppo Maria Maltoni a minacciare le sue dimissioni da responsabile del gruppo consigliare. Anche in un suo parere successivo la Corte dei Conti ha censurato la scelta del Comune di Forlì, specificando che la norma non prevede “deroghe”. Per i compensi erogati in eccesso, tuttavia, è già stata concordata la restituzione delle somme poi giudicate non regolari.

Sul caso venne aperta anche un'indagine contro ignoti sulla base di un esposto in Procura della Lega Nord. Ora su quel fascicolo ci sono almeno due nomi inscritti come indagati: il vertice di Livia Tellus (Marzocchi) e il vertice amministrativo del Comune (Severi). Per questo, sostiene in una nota il consigliere del Carroccio Daniele Mezzacapo, il sindaco di deve dimettere: “Il tempo di Drei è finito, e si sta concludendo con il più grande fallimento della storia del Partito Democratico Forlivese. In tre anni e mezzo di mandato, il primo cittadino ha perso tutti i suoi uomini fidati e alcuni di questi ora sono anche indagati. Circa un anno fa la Giunta è stata azzerata e sono saltati l’assessore Briccolani (Bilancio) e il vice sindaco Veronica Zanetti, poco prima si era dimesso l’assessore Bellini (Ambiente), ieri la stessa Giunta ha revocato l’incarico al Segretario Comunale Piraccini – afferma il capogruppo della Lega Nord – e come se non bastasse arrivano gli avvisi al Direttore Generale Severi e al presidente di Livia Tellus Marzocchi. Cosa aspetta Drei a dimettersi?”, dice il capogruppo della Lega Nord. Che conclude: “Ora che il sindaco è sotto scacco ed ha perso la fiducia della cittadinanza, deve dimettersi”.

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