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Cronaca

Avvocati in protesta contro la "rottamazione della giustizia"

Si è svolto sabato mattina un incontro con i giornalisti per illustrare le ragioni della protesta degli avvocati contro la “rottamazione della giustizia”

Alla presenza del Presidente dell’Ordine Avvocati di Forlì Cesena e dei consiglieri avvocati Patrizia Graziani , PierFrancesco Foschi, Lorena Poggi, Gualtiero Roveda ,Augusto Baldassari e Giovanni Nori , si è svolto sabato mattina un incontro con i giornalisti per illustrare le ragioni della protesta degli avvocati contro la “rottamazione della giustizia”. “I motivi – ha spiegato il presidente Prati - stanno nelle anomalie che emergono dal decreto sulle liberalizzazioni”.

Molteplici sono state le anomalie elencate dal presidente Prati a partire “dalla abolizione delle tariffe forensi, non tenendo in considerazione che il contesto italiano è peggiorato”, ovvero che “gli avvocati sono ancora di più e guadagnano di meno, al libero accesso alla professione, dimenticando il numero elevatissimo degli avvocati oggi in Italia (oltre duecentocinquantamila) e rendendo obbligatoria la presentazione di un preventivo sul costo delle prestazioni, al momento del conferimento dell’incarico, anche con ‘patto di quota lite’, con indicazioni sulla complessità dell’incarico e dei dati della polizza assicurativa contratta dal professionista per i danni eventualmente provocati nell’esercizio dell’attività”.

“La legge che il Governo propone vorrebbe liberalizzare una professione da un lato superinflazionata e dall’altro in profonda crisi economica – ha continuato Prati -. Altre anomalie sono la riduzione del tirocinio a diciotto mesi per i praticanti avvocati, con possibilità di svolgere i primi sei mesi in concomitanza col corso di studio universitario. Inoltre è prevista l’estensione ai professionisti della possibilità di partecipare quali soci nei Confidi, consorzi di garanzia del credito finalizzati ad agevolare l’accesso a finanziamenti a breve, medio e lungo termine per le piccole e medie imprese, per lo sviluppo dell’attività economiche produttive.

“In  questo contesto  si aggiungono i costi per i cittadini per intraprendere un giudizio con l’aumento, oltre all’obbligo del Contributo Unico – ha aggiunto Prati -. Pertanto la protesta proseguirà sino a quando il Governo non sarà disposto a tornare sui propri passi correggendo il decreto”.

La conferenza stampa si è svolta in concomitanza con l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Corte a Bologna , a cui gli avvocati forlivesi non hanno partecipato in segno di protesta , rappresentati a Bologna solo dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bologna . “Condividiamo pienamente la preoccupazione e la necessità di tenere alta l’attenzione di fronte alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico emiliano-romagnolo”, ha sottolineato il presidente della Regione Vasco Errani dopo le parole del Procuratore generale dell'Emilia-Romagna, Emilio Ledonne, nel discorso pronunciato all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Bologna.

«Dobbiamo tenere alta la guardia. Con i fatti vogliamo - insieme a tutte le istituzioni, le imprese e i cittadini - promuovere una cultura del rispetto e della legalità, creando efficaci antivirus ad ogni livello per far crescere una forte reazione civica. Reazione che si unisca allo straordinario lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine», ha aggiunto il presidente Errani. La Regione si è dotata di due leggi che forniscono concreti strumenti di contrasto alla criminalità. Una per promuovere la legalità e la semplificazione nel settore delle costruzioni, sia a committenza pubblica che privata. L’altra per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e per la diffusione della cultura della legalità che ha consentito di finanziare, nelle scorse settimane,  oltre 60 progetti coinvolgendo scuole, Associazioni, Comuni, Province, Università, Polizie locali, Arma dei Carabinieri, Associazione nazionale magistrati.

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