Avvocati, la forlivese Patrizia Graziani confermata nel "parlamentino"

Dalla 32esima edizione del Congresso nazionale forense a Venezia, la massima assise dell'avvocatura che si svolge con cadenza biennale ed ha riunito nel week-end a Venezia tutte le componenti istituzionali e associative del mondo dell'avvocatura, e che ha visto la partecipazione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando , oltre al saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l'avvocato forlivese Patrizia Graziani esce con la conferma della nomina a delegata nazionale dell'Oua ( Organismo unitario dell'avvocatura).

Un prestigioso rincarico che consentirà all'avvocato Graziani di poter rappresentare in ambito nazionale - all'interno di quello che è chiamato il "parlamentino" degli avvocati - tutte le problematiche del mondo della giustizia locale e in generale. Ulteriore dato di rilievo: l'assemblea nazionale forense ha approvato una raccomandazione che la stessa Patrizia Graziani aveva presentato e prevedeva che venisse rispettata nella composizione numerica la rappresentanza di genere uomo-donna in ossequio all’art.51 della Costituzione tra i soggetti eletti per ricoprire la carica di membri dell’organismo Unitario dell'avvocatura.

Approvata anche una mozione ,sempre prima firmataria Graziani ,che chiede al Ministro di Giustizia , al Governo e a tutti gli organi politici interessati di predisporre un testo normativo che preveda il legittimo impedimento a comparire nelle udienze penali e civili per le avvocate che si trovino in condizioni di gravidanza e gli avvocati che utilizzino il congedo parentale. " Il diritto alla maternità e paternità che noi avvocati tuteliamo per i nostri clienti - spiega l'avvocato Graziani - non vale proprio per noi avvocate e avvocati se non per concessione di alcuni magistrati là dove è stato siglato un protocollo di udienze con il Tribunale. Tengo a precisare che in questo caso trattasi di un legittimo impedimento 'positivo' che verrebbe riconosciuto, che non ha nulla a che fare con il legittimo impedimento di cui ha usufruito un ex premier, o chi vi ricorreva per allungare i tempi della giustizia".