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Cronaca

Baby gang in centro? Confcommercio: "Monitorare, ma i Mercoledì sera siano una festa per i giovanissimi"

"Il fenomeno delle baby gang non è un’esclusiva di Forlì, dove peraltro si manifesta in forma embrionale, ma ahimè un’emergenza sociale di tutta Italia, che ha radici profonde e articolate", dice Zattini

"Il fenomeno delle baby gang non è un’esclusiva di Forlì, dove peraltro si manifesta in forma embrionale, ma ahimè un’emergenza sociale di tutta Italia, che ha radici profonde e articolate. 
Rispetto a questa tema, ci vuole un approccio condiviso di Istituzioni locali, Forze dell’Ordine e corpi intermedi. Un approccio che sia non solo di carattere “repressivo”, ma soprattutto di natura preventiva ed educativa. Genitori, insegnanti ed istituzioni devono fare squadra per educare i nostri ragazzi al rispetto degli altri, del patrimonio pubblico e della società civile, aiutandoli a comprendere le conseguenze negative del coinvolgimento in bande criminali": è quanto commenta il direttore di Confcommercio Alberto Zattini, che interviene nel dibattito che ha messo al centro delle critiche i “Mercoledì nel Cuore”, le sere del mercoledì in centro molto frequentate specialmente dalla fascia dei giovanissimi. In tali occasioni non sono mancati fenomeni di degrado e scarso rispetto.

Per Zattini, tuttavia, i “Mercoledì nel Cuore, da questo punto di vista, sono importanti momenti di festa, nati da una regia comune tra l’Amministrazione di Forlì e le associazioni di categoria, che possono nascondere insidie se non adeguatamente monitorati. I giovani devono essere i veri protagonisti di queste serate volte a far rivivere il nostro centro ma, soprattutto, devono sentirsi sicuri e liberi di stare in strada. È dunque importante tenere alta l’attenzione su questo tema affinché un appuntamento di musica e divertimento non sfoci in episodi di violenza", conclude.

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