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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bartolini (Fdi): "Quella di Valbonesi non è una candidatura di servizio, è una non-candidatura: basta prendere in giro gli elettori"

L'esponente di Fratelli d'Italia Luca Bartolini ritorna sul pasticcio della candidatura sfumata di Daniele Valbonesi, segretario territoriale del Pd, piazzato in un inesistente “quinto posto in lista”

L'esponente di Fratelli d'Italia Luca Bartolini ritorna sul pasticcio della candidatura sfumata di Daniele Valbonesi, segretario territoriale del Pd, piazzato in un inesistente “quinto posto in lista” (le liste sono al massimo di 4 nomi) dal livello regionale del suo partito – un errore che ha creato forte tensione all'interno del Pd forlivese. Per Bartolini, in particolare, è scorretto definire quella di Valbonesi una “candidatura di servizio” quanto invece è una candidatura inesistente.

Dice Bartolini: "Ho letto le dichiarazioni di 'Articolo 1' che continuano a parlare di candidatura di servizio di Daniele Valbonesi, quasi a chiedere un grazie agli elettori per questa sua disponibilità. Vedo quindi una sinistra locale che prova a fare quadrato attorno a Daniele Valbonesi, ma la toppa è peggio del buco perché si continuano a prendere in giro gli elettori con delle falsità. Sia chiara una volta per tutte: quella del segretario territoriale del Pd e sindaco di Santa Sofia non è una candidatura di servizio, ma è proprio una non candidatura! E’ proprio fuori dalle liste elettorali".

Ed aggiunge: “Non mi importa entrare nelle questioni interne della sinistra, sia chiaro - continua l'esponente di FdI - Non mi interessa neppure strumentalizzare il caso, ma anche "i compagni" schierati in difesa di Valbonesi stanno mistificando la realtà: non si può parlare di una candidatura di servizio quando questa semplicemente non esiste. Così si prende per il naso l'elettorato e stona davvero che la classe dirigente del partito che guida la nostra regione voglia continuare con questa tesi. Ma come possono amministrare un Comune, una Regione e gestire una comunità con queste premesse?".

"Il Pd regionale ha preso in giro non solo i cittadini, ma anche la propria classe dirigente - prosegue Bartolini - Non la sto a fare lunga con tutti i riferimenti normativi, e sapete che su questi temi sono in molti a reputarmi particolarmente ferrato, ma la legge è chiara: le liste dei collegi plurinominali possono essere al massimo di quattro componenti e qualora al termine delle votazioni ci siano ancora da assegnare dei seggi ad una lista, l’ufficio centrale circoscrizionale assegna i  seggi alla lista prendendoli dagli altri collegi plurinominali della stessa circoscrizione (quindi dall’Emilia nel caso ipotetico in cui quello della Romagna fosse  esaurito). Come si fa a parlare ancora di candidatura di servizio?”.

“Sono oramai talmente assuefatti dal governare da 10 anni senza aver mai vinto le elezioni che si inventano anche i candidati supplenti fuori dai tabelloni elettorali pur di raggiungere i propri scopi e pur di giustificare spericolate e scellerate operazioni interne di partito. Tutta questa partita è stata palesemente architettata a puntino da Bologna per far eleggere più candidati emiliani anche tramite i voti dei PD romagnoli, facendo però credere ai romagnoli di essere in pole position per un eventuale posto in Parlamento. Cosa da non credere, ma funziona proprio così: nella malaugurata ipotesi, per i romagnoli, della elezione contemporanea nei collegi uninominali di tutti i candidati Pd presenti con il paracadute anche nel listino, la Romagna andrebbe a cedere i suoi due seggi del listino di fatto ambedue a candidati Eeiliani: uno alla candidata n. 4 Zappaterra di Ferrara mentre l’altro a vantaggio del primo dei non eletti in Emilia visto che il listino della Romagna non avrebbe più candidati. Una strana coincidenza, non trovate? Con il Pd ci rimette sempre la Romagna. Quello che stupisce, però, è che il segretario del partito forlivese non fosse a conoscenza di come funzionano le elezioni politiche e a questo punto anche dei giochetti del suo stesso partito".

"Qualcuno potrebbe obiettare  che anche Fratelli d'Italia non ha nessun forlivese in lista, è vero, ma il nostro partito locale non solo non lo nasconde ma ha sostenuto, per scelta, all'unanimità la candidatura di Alice Buonguerrieri di Cesena che ha, lei sì, ottime chance di elezione. Noi non prendiamo in giro gli elettori raccontandogli una bugia - conclude Luca Bartolini -dicendo che un forlivese è candidato di servizio al quinto posto che non esiste. Confido quindi  che i cittadini romagnoli il 25 settembre voteranno chi non li prende in giro e in questo campo Giorgia Meloni è una garanzia".

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