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Cronaca

Biciclette insanguinate a Forlì: sul podio in Italia per il tasso di incidenti mortali

Forlì sconta un triste primato: terza nella classifica dei capoluoghi di provincia con il più alto tasso di mortalità riferito all’uso della bicicletta

Forlì sconta un triste primato: terza nella classifica dei capoluoghi di provincia con il più alto tasso di mortalità riferito all’uso della bicicletta, ovvero: 2,54 morti ogni 100 mila abitanti, quando la media in Italia è 0,37, quindi 7 volte la media nazionale e addirittura superiore al tasso di mortalità riferito alle auto. Dati aggiornati all’ultimo “Focus mobilità urbana” 2016 dell’Istat.

Ad affrontare la questione è il Movimento 5 Stelle: “Più volte, e per ultima nel settembre scorso, abbiamo denunciato questa situazione. Ma il Pd e l’amministrazione comunale del sindaco Drei hanno sempre dimostrato massimo disinteresse al tema della mobilità su due ruote, tanto da snobbare lo scorso anno la settimana europea della mobilità al punto di non organizzare alcuna iniziativa, a differenza di quanto hanno fatto Cesena e molte altre città limitrofe” denunciano i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Daniele Vergini e Simone Benini che ricordano come la maggioranza in Municipio abbia anche bocciato, adducendo motivazioni non rilevanti una mozione dei pentastellati che proponeva linee guida di buon senso e di facile praticabilità promosse dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) per rendere Forlì una città a misura di bicicletta.

“Ora si profila all’orizzonte una nuova opportunità in favore della “mobilità dolce”: grazie ad un emendamento in Parlamento del M5S (primo firmatario Michele Dell'Orco) sono stati sbloccati ben 12,5 milioni di euro a favore delle piste ciclabili e della sicurezza dei ciclisti. Ma in Italia, si sa, "sbloccare" è una parola grossa, e così, malgrado l'emendamento approvato nel 2013 fosse a tutti gli effetti diventato legge, i governi che si sono susseguiti hanno regolarmente lasciato quei soldi chiusi in cassaforte” sostengono dal M5S.

“E nel frattempo le nostre piste ciclabili hanno continuato a degradarsi, i ciclisti a morire come le cronache ci hanno raccontato. Dopo quattro anni di richiami, interrogazioni, proteste, mailbombing il ministro ha ceduto, ed i finanziamenti sono stati sbloccati e arriveranno finalmente ai Comuni e potranno essere spesi (il Ministero finanzierà i progetti al 50%) per sviluppo e la messa in sicurezza di percorsi e piste ciclabili e pedonali perché è necessario impiegare maggiori risorse per mobilità sostenibile e per gli utenti deboli della strada”: ricordano ancora i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Simone Benini e Daniele Vergini.

All’Emilia-Romagna spettano quasi 1,3 milioni di euro e a questo punto mancano solo i progetti che i Comuni o le Regioni devono realizzare e presentare entro 150 giorni da quando il decreto è divenuto pienamente esecutivo il primo febbraio appena trascorso.

“Sarebbe oltre che stupido politicamente “delittuoso” non approfittare di questa opportunità! E nel nostro Comune sollecitiamo l’assessore Marco Ravaioli a prendere contatti con l'assessore regionale ai trasporti al fine di chiedere immediatamente alla Regione di spiegare come intenderà gestire questi fondi, e presentare di conseguenza i progetti necessari ad redistribuirli” insistono Vergini e Benini.

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