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Irst, Pinza annuncia: "Lascerò la presidenza. Sarà un successore autorevole"

L''Istituto Tumori della Romagna Irst Irccs ha presentato il Bilancio Consuntivo 2012; numeri e tendenze, sia economico-finanziarie sia di ricerca e cura che attestano la crescita dell'Istituto

Dati positivi sotto tutti i punti di vista . L'’Istituto Tumori della Romagna Irst Irccs ha presentato il Bilancio Consuntivo 2012; numeri e tendenze, sia economico-finanziarie sia di ricerca e cura che attestano la crescita dell’Istituto. “I numeri indicano la solidità dell’Irst, la crescita di un Istituto che oggi vede impiegati oltre 350 persone – in gran parte giovani e ricercatori – capace in pochi anni di assumere una rilevanza che va ben oltre i confini nazionali, di offrire chance terapeutiche per pazienti provenienti da tutta Italia", ha affermato il presidente dell'istituto, Roberto Pinza.

L’Irst è, in tal senso, un chiaro esempio di come pubblico e privato possano raggiungere grandi obiettivi quando agiscono insieme, e come la battaglia dei campanili sia perdente già in partenza - ha proseguito Pinza -. Veniamo da un periodo di cambiamenti importanti e altri ci attendono. Penso all’ingresso della Regione Emilia-Romagna, definito dal recente Disegno di Legge regionale redatto per la definizione dell’Ausl unica; negli articoli 6 e 7 si definisce come la Regione diverrà il primo socio di maggioranza relativa con il 28-30% delle quote. Un passaggio che fortificherà il patrimonio Irst con un alcuni milioni di euro e, soprattutto, segna il ruolo prioritario che la Regione vuole dare al nostro Istituto nel settore oncologico".

"Sarà un momento delicato, per il sottoscritto uno degli ultimi alla guida dell’Irst: ritengo necessario, infatti, dopo la recente assunzione del medesimo incarico alla Fondazione Carisp di Forlì, lasciare il testimone - ha proseguito Pinza -. Chi? Stiamo lavorando a un nome in grado di assicurare quell’autorevolezza nazionale e internazionale che l’Irst deve avere. Autorevolezza raggiunta grazie ai professionisti che qui lavorano ma anche a tutte le persone e le imprese che ci sono vicine, sostengono i nostri progetti con donazioni”.

A delineare gli aspetti economico-finanziari salienti del Consuntivo 2012, il Direttore Generale Irst, Mario Tubertini. Anzitutto, nota per la positiva performance generale: dato il continuo incremento del valore generale della produzione che nel 2012 si è attestato intorno ai 45.9 milioni di euro (3.2 milioni in più rispetto al 2011, +7.3%), torna in attivo la gestione con un +200mila euro. L’incremento più spiccato nella voce costi spetta al personale (352 i dipendenti Irst, di cui 251 donne) con 16.5 milioni (+1.1 milioni rispetto al 2011, +7.4%) pari al 35.9% sull’intero Valore della Produzione; valore, comunque, inferiore al 44% medio degli altri Irccs.

Di pari passo le prestazioni cliniche definite da Mattia Altini, Direttore Sanitario Irst. Alla crescita del numero di pazienti in carico (dai 13.732 del 2011 si è passati a 14.770 quest’anno, pari a +7.6% con un netto incremento dei pazienti provenienti da fuori Regione Emilia-Romagna, +12.3%) pazienti in gran parte curati per patologie mammaria (2825), ematologica (2674) e gastroenterica (1793), a livello di prestazioni è la PET a segnare l’incremento maggiore: sono stati 2554 i pazienti unici nel 2012 (+1774 sul 2011) in gran parte trattati con traccianti innovativi.

Sotto il profilo della ricerca, cresce il peso in punti di Impact Factor (il criterio di valutazione “dell'impatto” scientifico di uno studio legato all'importanza della rivista nella quale è pubblicato e le citazioni ottenute) sviluppati dalla ricerca Irst: +6% rispetto al 2011, da 414 a 439 punti. Una produzione scientifica che, proprio in virtù del riconoscimento in Ircss, ha portato oltre 1 milione di contributi per progetti di ricerca.

Sul punto è intervenuto Dino Amadori, Direttore Scientifico Irst: “In Italia operano diversi Irccs, alcuni dei quali con livelli di produzione di vera eccellenza. A differenza dell’Irst, però, non hanno vera contaminazione con i territori sui quali insistono; caratteristica che non solo riteniamo il nostro punto di forza ma anche l’approccio più giusto per affrontare le sfide del futuro. Per perseguire il suo percorso di crescita l’IRST ha definito tre linee di ricerca, tutte in grado di esaltare e consegnare beneficio all’Area Vasta, una volta meglio definito il ruolo propulsore dell’Irst in quanto Istituto di valore nazionale, Irccs. Oltre al nostro territorio c’è la dimensione globale; ed anche qui l’Irst ha già tracciato una linea chiara avendo intrapreso numerosi e importanti progetti con Università e Centri tra i più importanti come Houston, Harvard, Princeton o Stoccolma”.

Questo il presente. Un solido punto di partenza per le azioni che l'Irst intraprenderà nei prossimi mesi: dalla riqualificazione dell’Istituto San Giuseppe di Meldola – progetto sposato con entusiasmo nel suo saluto dal Sindaco di Meldola, Gianluca Zattini – per accogliere pazienti, famigliari, ospiti che a vario titolo hanno esigenza di frequentare per più giorni l’Irst; la costruzione della palazzina che ospiterà laboratori, studi e soprattutto la nuova Risonanza Magnetica a 3 Tesla. Una tecnologia, quest’ultima, in grado di rappresentare un’occasione unica per pazienti, ricercatori e medici.

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