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Cronaca

Presepi all'Ex Gil, giudizi positivi: ma l'obiettivo è tornare alla Rocca

Il Palazzo dell'ex Gil si è rivelato assolutamente idoneo ad ospitare le natività, anche se pressoché corale è stata la nostalgia per la Rocca di Ravaldino, ritenuta più consona

Si è tenuta domenica pomeriggio nella sala teatro della Casa di Riposo “Pietro Zangheri” in via Andrelini, la premiazione del concorso “Vota il presepe più bello”, epilogo della rassegna allestita nella singolare cornice del Palazzo Ex Gil, in viale della Libertà, con ben 85 natività da tutta la Regione. Divisi in categorie artistico, tradizionale, originale, diorami, gruppi e giovani, i presepi sono stati presi di mira per quasi 20 giorni da frotte di visitatori, invitati ad esprimere un giudizio sull’opera più bella ed accattivante.

PRESEPE - ''L’affluenza è stata ottima – dichiara Andrea Donori, presidente dell'Associazione Italiana Amici del Presepe di Forlì, intitolata al fondatore Roberto Vallicelli - il cambio sede non ha penalizzato le presenze, che hanno superato le 8.000 unità”. Com’è noto, dopo ventisei anni, la grande “Rassegna Presepi di Forlì” non si è più tenuta nella tradizionale ambientazione della Rocca di Ravaldino. La motivazione formale del diniego comunicato dal Comune agli Amici del Presepe, parla di inagibilità dello storico maniero, eretto nel XV secolo da Caterina Sforza. “Negli ultimi anni – conferma Donori – abbiamo allestito all’interno della rocca muniti di una deroga speciale''. Le condizioni del complesso si sono ulteriormente aggravate, al punto da sconsigliarne l’utilizzo, seppur parziale.

''Grazie al Comune di Forlì – continua il presidente dei presepisti nel suo profilo ‘Facebook’ – e in particolare all’assessora Elisa Giovannetti e al Dirigente Michele Pini, la nuova sede per quest'anno è stato il secondo piano del restaurato Palazzo Ex Gil”. La decisione di utilizzare lo storico edificio per la 27° Rassegna Presepi, è andato incontro anche all’esigenza dell’Amministrazione comunale di riempire nel migliore dei modi un contenitore di pregio tuttora inutilizzato. Progettato da Cesare Valle nel 1933, l’ex Casa Stadio e Casa del Balilla “Arnaldo Mussolini” è annoverata fra i massimi esempi italiani di architettura razionalista.

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