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Cronaca

Presepi a Palazzo Albertini, è boom di visitatori: "Ottima location, puntiamo al bis"

Per gli appasionati più ostinati, fino al 4 febbraio è possibile ammirare la 28° edizione del presepe biblico-catechetico-meccanico allestito nella chiesa parrocchiale di Vecchiazzano di Forlì

“E’ andata bene”. Il laconico commento di Andrea Donori, presidente della Sezione di Forlì dell’Associazione Italiana Amici del Presepe fondata nel 1987 da suor Silvia Maestri, don Gino Battistini e padre Giovanni Lambertini ed intitolata a Roberto Vallicelli, la dice lunga sull’esito della 28esima Rassegna Presepi Città di Forlì, conclusasi il 7 gennaio. Dopo l’exploit dello scorso anno al Palazzo Ex Gil di viale della Libertà, degno sostituto della Rocca di Ravaldino dichiarata inagibile dal Comune dopo ben 26 anni di utilizzo ininterrotto, è toccato al piano terra di Palazzo Albertini, in Piazza Saffi, ospitare le 65 natività costruite da studenti delle scuole, famiglie e privati da tutt’Italia. Inaugurata ufficialmente il 15 dicembre scorso dal sindaco di Forlì Davide Drei, al termine della messa celebrata in San Mercuriale dal parroco-abate don Enrico Casadio, l’edizione 2017 della Rassegna Presepi Città di Forlì (già Presepi nella Rocca) ha registrato 9mila visitatori, con un incremento del 30% rispetto alla precedente edizione all‘Ex Gil.

"Ottima location"

I giorni più caldi sono state le festività di Santo Stefano con 1.200 visitatori e del Natale con mille. “Alla fine - ammette Donori - la location di Palazzo Albertini, posto nel cuore della citta, si è rivelata ottima grazie anche all’elevato numero di persone che sono transitate in Piazza Saffi nelle giornate di festa e di mercato”. Il presidente dei presepisti forlivesi si dichiara ben lieto del successo dell’iniziativa: “Considerato che i visitatori della Rassegna in Palazzo Albertini si sono recati anche nella Sala XC Pacifici del Palazzo Comunale per vedere i Presepi dal Mondo dai viaggi di Novella Rosetti e la grande natività scenografica ambientata in un borgo medievale, realizzata in collaborazione con gli Amici del Presepio di Budrio (Bologna), si è trattato di un’ulteriore attrazione per il centro storico che ha valorizzato il Natale in città dei forlivesi. Per il prossimo anno - conclude Donori - ci auguriamo di ripetere l’iniziativa nello stesso luogo, con l’auspicio di poter accedere anche al primo piano del Palazzo, qualora siano completati i lavori di ristrutturazione, per implementare superficie e proposta”.

Per gli appassionati dei presepi

L’ultimo atto di un successo per nulla scontato alla vigilia (troppo legati alla scenografica dimora che fu di Caterina Sforza per pensare di poter esporre da altre parti), deve ancora essere scritto: l’appuntamento è infatti per domenica 14 gennaio, alle 15, nella Sala Pullini della Casa di Riposo “Zangheri”, per la consegna di attestati e premi ai presepi piu votati dai visitatori della Rassegna. Per gli appassionati più ostinati, che non si rassegnano ad aspettare il prossimo Natale, fino al 4 febbraio prossimo è possibile ammirare la 28esimo edizione del presepe biblico-catechetico-meccanico “Maria lo avvolse in fasce… i soldati lo avvolsero con un mantello di porpora”, proposto dall’equipe di Franco Casadei nella chiesa parrocchiale di Vecchiazzano di Forlì, in via Castel Latino. Da lì possono proseguire lungo la vallata del Montone e perdersi nella magia di Portico di Romagna, il Paese dei Presepi, visibile sino a tutto il 14 gennaio: il borgo medievale è letteralmente farcito di presepi di tutte le misure, fogge e anfratti. Cambiando vallata, alle porte di Predappio Alta c’è il sempiterno Presepe della Solfatara: visitabile sino al 29 gennaio, propone un percorso dedicato alla “Grande storia di Dio”, realizzato nelle gallerie dell’antica miniera abbandonata nel 1950. 

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