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La sciagura / Meldola

Orfane dopo la drammatica morte dei genitori, esplode la solidarietà per Giulia, Marta e Irene: raccolti oltre 70mila euro

Ugo e Silvia erano ben benvoluti dalla comunità di Sarsina, dove vivevano, e attivi nel mondo del volontariato. Ugo lavorava come tecnico nel Comune di Mercato Saraceno, mentre Silvia era conosciuta anche nel Forlivese essendo oncologa

"Voglio trovare un senso a tante cose. Anche se tante cose un senso non ce l'ha". Probabilmente Vasco Rossi cercherebbe attraverso le parole della sua canzone, "Un senso", una spiegazione dietro la tragedia che venerdì scorso ha lasciato orfane di entrambi i genitori Giulia, Marta e Irene. Silvia Ruscelli e Ugo Beltrammi se ne sono andati in un drammatico incidente in moto sulle strade del Trentino, a Dro, mentre si stavano recando in moto al concerto del rocker di Zocca, già programmato da mesi. Una sciagura che ha toccato nel profondo il Blasco, che ha espresso il suo cordoglio anche pubblicamente attraverso un post su Facebook, ma anche persone che non conoscevano la coppia. 

Ugo e Silvia erano ben benvoluti dalla comunità di Sarsina, dove vivevano, e attivi nel mondo del volontariato. Ugo lavorava come tecnico nel Comune di Mercato Saraceno, mentre Silvia era conosciuta anche nel Forlivese essendo oncologa all'Irst Irccs "Dino Amadori" di Meldola, ruolo ricoperto anche all'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena. Giovedì pomeriggio è stato dato l'estremo saluto alla coppia, "due foglie nel pieno della loro stagione, due foglie verdi sono cadute, ma restano tre teneri germogli pieni di vita, Giulia, Marta e Irene (le figlie della coppia, ndr) - come ha detto il vescovo Douglass Regattieri nell'omelia -. A noi spetta il compito di proteggerle perché la vita è già stata molto crudele con loro".

Proprio per questo motivo i colleghi del Gruppo di Patologia Epatobiliare e Gastroenterico dell’Irst di Meldola, con a capo il dottor Giovanni Luca Frassineti, si sono rivolti all’Istituto Oncologico Romagnolo per avviare una campagna di crowdfunding a sostegno del futuro delle tre giovanissime ragazze. Oltre a mettere a disposizione la propria piattaforma dedicata (www.insiemeachicura.it) in maniera completamente gratuita, in modo che nulla di quanto raccolto venga utilizzato a scopi diversi da quello del mantenimento delle bambine di Silvia ed Ugo, l'Istituto Oncologico Romagnolo ha fatto la propria parte effettuando una donazione di 5mila euro per contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa. 

L'importante risposta all'iniziativa solidale

Da mercoledì pomeriggio, quando è stata attivata la raccolta fondi, la risposta di generosità è stata decisamente importante. "Sapevamo che avremmo ottenuto una risposta importante, non solo per l’onda emotiva che ha avuto la tragica e prematura scomparsa di Ugo e Silvia anche in chi non li conosceva ma anche in considerazione dei migliaia di attestati di stima che la dottoressa ha ricevuto in questi giorni per il lavoro che portava avanti - spiega a ForlìToday il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi -. La Romagna, d’altronde, si è sempre mostrata una terra particolare, ricettiva e sensibile nei confronti delle iniziative di raccolta fondi verso le persone che soffrono. Certamente la portata della raccolta, che ha superato i 70mila euro in 48 ore in virtù di più di 1.550 donazioni, ha stupito anche noi. Ma d’altronde di fronte al vuoto che dovranno affrontare le giovanissime Irene, Marta e Giulia non si può restare indifferenti, tanto che sono arrivate offerte per il loro futuro da tutta Italia. Manterremo la raccolta fondi aperta per tutto il tempo necessario, affinché la famiglia di Ugo e Silvia possa avere il massimo supporto possibile”.

I pensieri

Alla raccolta hanno aderito conoscenti dell'oncologa, ma anche persone che hanno appreso della tragedia attraverso gli organi d'informazione. "Da operatore sanitario del settore posso dire che la dottoressa Silvia Ruscelli era uno di quei medici che nel suo operato faceva la differenza", si legge in una delle testimonianze, che si aggiunge a quella di una paziente presa in cura dall'oncologa: "Sei stata la luce nella mia malattia, devo solo ringraziarti per averti conosciuto: eri brava, dolce, disponibile". Ma tanti pensieri sono rivolti alle figlie delle orfane, in particolar modo da tante mamme, dal "coraggio, la vita deve andare avanti" ad incoraggiamenti del tipo "che possiate tornare presto a sorridere alla vita".

Significativo il pensiero di un neo papà: "Non conoscevo la sfortunata famiglia, ma sono padre da 10 giorni e questa tragedia mi ha colpito particolarmente. Che la vita possa comunque portare ancora dei sorrisi alle piccole, nonostante tutto". E ancora: "La vita è un soffio, ma nulla è andato perduto - scrive ad esempio Cristina -. Giulia, Marta e Irene ciò che voi siete è ciò che babbo e mamma via hanno insegnato. Siete il loro ricordo, la meravigliosa impronta del loro passaggio in questo difficile ma pur sempre meraviglioso mondo. Vi abbraccio forte". "Vi auguro il meglio e che con il tempo la vita vi restituisca in serenità e amore tutto quello che vi ha tolto - sono le parole di una donatrice anonimo -. Anche se non vi conosco vi sono vicina con il pensiero e con tanto affetto. Una mamma".

La raccolta fondi continua

Nel frattempo la raccolta fondi prosegue senza un limite temporale. Chiunque potrà fare la propria offerta, donando direttamente all’indirizzo https://www.insiemeachicura.it/in-memoria/in-ricordo-di-silvia-ruscelli, ma è possibile partecipare al crowdfunding tramite bonifico bancario all’Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo OdV (IBAN IT20A0538713202000003061433) specificando nella causale il titolo della raccolta fondi, "In Ricordo di Silvia".

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