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Lunedì, 2 Ottobre 2023
Cronaca Tredozio

Visita di Bonaccini a Tredozio, in 110 dormono fuori casa. Il primo bilancio: 25 case inagibili e scuola nella tenda

Terremoto: continuano i sopralluoghi della Protezione civile. In arrivo i moduli abitativi prefabbricati. La sindaca Vietina: “La scuola è la priorità, importante fare presto”

Mentre continuano i sopralluoghi da parte degli ingegneri della Protezione civile, martedì mattina si è tenuta a Tredozio la visita del presidente della regione, Stefano Bonaccini, dopo il sisma che ha messo in ginocchio il comune già colpito dall’alluvione, provocando danni ingenti. Bonaccini ha incontrato la sindaca, Simona Vietina, e il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca e ha fatto il punto della situazione, a poche ore dal terremoto che nella notte tra domenica e lunedì, ha scosso la Romagna.

Ad oggi, i residenti che nella notte di lunedì hanno dovuto lasciare le proprie case, sono 110: una quarantina hanno dormito nel palazzetto dello sport, dove è stato allestito il centro operativo comunale e nel quale si trovano 200 brandine, una quarantina sono stati ospitati nelle strutture in legno del centro turistico Le Volte, mentre una trentina di cittadini hanno preferito dormire nelle proprie auto nel parcheggio del centro Le Volte. 

VIDEO - La visita di Bonaccini a Tredozio

“Sono in corso le verifiche agli edifici danneggiati per valutare chi può fare ritorno nelle proprie abitazioni - dice la sindaca - ma già da mercoledì potranno riprendere le attività scolastiche nelle tende della protezione civile”. Sono 88, tra materne elementari e medie, gli studenti che hanno dovuto interrompere le lezioni a causa dei danni provocati dal sisma, e che potranno fare lezione in tenda, una per ogni aula, in attesa dell’arrivo dei moduli prefabbricati.

Terremoto, la conta dei danni: la visita di Bonaccini e Lattuca a Tredozio

“Il presidente Bonaccini ci ha assicurato che entro un mese arriveranno, prima dell’inizio dell’inverno, quando non si potrà più fare lezione nelle tende - dice Vietina -. La scuola è la priorità per la ripresa della vita della nostra comunità e per questo chiediamo di fare presto”. Saranno inviati anche moduli abitativi per ospitare chi non può fare ritorno alle proprie case. “Non sappiamo ancora quanti saranno - precisa la sindaca - dobbiamo attendere i risultati dei sopralluoghi, dando comunque precedenza alle scuole”.

Per quanto riguarda gli edifici, risultano inagibili 25 case private, in attesa delle verifiche su altre 140 abitazioni. Inagibile anche la sede del Comune, che sarà trasferita nell’ex ristorante del centro turistico Le Volte, e le Poste, in attesa dell’arrivo di un container che sarà inviato direttamente da Poste Italiane. Resta transennata la torre civica intorno alla quale è stata creata una 'zona rossa' per il rischio di crolli, evacuate anche le abitazioni vicine e chiusa la strada sottostante.

"Non c'è pace per questo territorio, la scossa di ieri ha riguardato comunità già pesantemente colpite dall'alluvione di maggio, dove i segni delle frane e i forti disagi sulla viabilità sono ben visibili. Ma come sempre in queste settimane drammatiche, ho trovato tra la gente una straordinaria forza d'animo - le parole di Bonaccini - e sindaci pronti a reagire con determinazione. La Regione è al lavoro insieme alla Protezione civile per rispondere a tutte le necessità più urgenti, a partire dell'immediata ripresa dell'attività didattica e dalla prima sistemazione di chi ha la propria abitazione inagibile. Siamo già in contatto col capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per verificare le modalità di risposta più adeguate a questa nuova emergenza".

L’impegno della Protezione Civile dell’Emilia-Romagna

La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, da subito è stata in contatto coi territori. Già poche ore dopo le scosse, lunedì sono state fornite 50 brandine e 100 coperte a Modigliana. Cento brandine e altrettante coperte a Tredozio sono stati anche consegnati nella palestra comunale dove è allestito un centro di accoglienza. Forniti una decina di ancoraggi in cemento, installata cucina mobile carrellata nonché montate sei tende pneumatiche mini-modulo assistenza alla popolazione dove sono state ricavate anche aule didattiche. Sempre a Tredozio, al centro di accoglienza popolazione di via Volta sono state installate altre tre tende pneumatiche mini-modulo assistenza alla popolazione. Sono state ritirate a Tresigallo nel ferrarese, per poi essere installate due pallet di grelle, reti metalliche a maglie strettissime da stendere su una superficie.

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