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Cronaca

Borse di studio, accordo Università e Regione: "Nessun taglio"

Il contributo degli Atenei sarà quantificato non appena, probabilmente all’inizio della prossima settimana, sarà stabilita la quota regionale di riparto del Fondo integrativo nazionale

Raggiunto l’accordo tra Regione, Azienda regionale per il diritto allo studio Ergo e i quattro atenei dell’Emilia-Romagna per garantire anche quest’anno benefici a supporto del diritto allo studio al 100 per cento degli studenti idonei. A fronte dello straordinario incremento di iscritti alle università della regione, l’accordo prevede che Ergo metta a disposizione servizi gratuiti e che gli Atenei contribuiscano con risorse proprie al finanziamento delle borse, ad integrazione delle risorse nazionali e dell’investimento regionale che quest’anno ha già previsto 1 milione di euro aggiuntivo per un importo complessivo di 22 milioni di euro. 

Il contributo degli Atenei sarà quantificato non appena, probabilmente all’inizio della prossima settimana, sarà stabilita la quota regionale di riparto del Fondo integrativo nazionale. Rispetto a quest’ultima l’Emilia-Romagna, nel confronto con il Ministero e le altre Regioni, ha ottenuto che, nei criteri di riparto dei fondi destinati alle Regioni, vengano premiate maggiormente quelle che più investono risorse proprie per garantire la borsa al maggior numero di studenti idonei. “Nessun taglio dunque - spiega l’assessore all’Università, Patrizio Bianchi-: continuiamo ad essere la Regione che investe di più per garantire il diritto allo studio agli studenti capaci, meritevoli e in difficili situazioni economiche, incrementando di anno in anno e in modo significativo lo stanziamento".

"Siamo passati dai 69 milioni dell’anno accademico 2012-2013 agli 80 milioni e 800 mila euro del 2016-2017, anno in cui gli studenti che hanno avuto il beneficio sono stati 20.950. Gli atenei della regione hanno avuto uno straordinario aumento degli iscritti, con un numero di idonei fuori sede incrementato del 20% - aggiunge l’assessore -. Un’attrattività che premia la qualità del nostro sistema universitario ma che rende necessaria una revisione dei criteri nazionali di riparto che tenga conto dell’effettiva copertura degli idonei. Lavoreremo per questo".

"Nel frattempo, ringrazio i Rettori per aver condiviso questa proposta, dimostrando ancora una volta la volontà di valorizzare politiche decisive per lo sviluppo del nostro territorio. Ringrazio anche la Consulta degli Studenti per aver contribuito al delinearsi di questo percorso. Stabilite tutte le quote che concorrono al finanziamento del diritto allo studio - chiude Bianchi - incontreremo nuovamente la Consulta per definire insieme importi e caratteristiche dei benefici”.

Il commento dell'Udi

Commenta l'Unione degli Universitari: "Pensiamo che l’accordo raggiunto per le borse di studio sia un buon risultato che permetta di risolvere la situazione verificatasi quest’anno accademico in seguito all’aumento degli iscritti alle università della regione. Tuttavia ci riserviamo sul porre un giudizio finale sulla risoluzione della questione almeno fino a quando non verranno rese note le quote per le borse di studio, poiché ci aspettiamo e auspichiamo che rispettino i criteri del bando in corso.  In caso contrario lavoreremo su questo fronte affinché non ci siano dei tagli agli importi previsti e inoltre caldeggiamo che non si verifichi in futuro una situazione così incresciosa ma che si lavori tutti insieme per prevenire che ciò riaccada. Le borse di studio sono un diritto e devono essere garantite a tutti gli idonei secondo gli importi stabiliti in sede di bando, lavoreremo affinché il diritto allo studio non venga calpestato".

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