rotate-mobile
Cronaca

Picchiò la moglie e ruppe la mandibola alla figlia con un pugno: dovrà scontare quasi 3 anni di carcere

Mercoledì la Squadra Mobile ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura

Aveva mandato la moglie e i due figli all'ospedale dopo averli riempiti di calci e pugni al culmine di una violenta lite. Dovrà scontare quasi tre anni di reclusione, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e danneggiamento, il cittadino cinese cinquantenne, arrestato lo scorso 3 aprile in flagranza di reato dagli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Polizia di Stato di Forlì. Mercoledì la Squadra Mobile ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura.

Il fatto si era consumato alle prime luci dell'alba della vigilia di Pasqua. Il personale delle Volanti intervenne dopo che era stata segnalata una violenta lite tra coniugi. All’arrivo dei poliziotti, l’uomo aveva continuato nel manifestarsi aggressivo contro la moglie, che in seguito ha poi reso una descrizione dettagliata della recente familiare fatta - secondo la sua testimonianza - di soprusi, offese e comportamenti violenti anche contro i figli. La moglie e due figli erano stati accompagnati in ospedale e giudicati guaribili per prognosi dai cinque ai venti giorni (le lesioni più gravi le ha riportate la figlia minorenne per la frattura della mandibola causata da un pugno).

Dopo l'episodio, l'uomo si trovava agli arresti domiciliari, controllato col braccialetto elettronico. Ed in questo periodo ha cercato di ricucire i rapporti con la famiglia. Sottoposto a processo, è stato condannato a quasi tre anni di reclusione. Mercoledì sera il cinquantenne è stato arrestato dalla Squadra Mobile e condotto in carcere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Picchiò la moglie e ruppe la mandibola alla figlia con un pugno: dovrà scontare quasi 3 anni di carcere

ForlìToday è in caricamento