rotate-mobile
Cronaca

C'è chi ha sfruttato il lockdown per scrivere un libro sugli zombie: nasce così “Se son morti torneranno”

Nei giorni del lockdown c’è stato chi si è dedicato alla cucina, chi a fare ginnastica in casa, chi si è fatto maratone di serie tv e chi ha scritto (ed è prossimo a pubblicare) un libro

Nei giorni del lockdown c’è stato chi si è dedicato alla cucina, chi a fare ginnastica in casa, chi si è fatto maratone di serie tv e chi ha scritto (ed è prossimo a pubblicare) un libro. È il caso di Nicoletta Mazzini, classe 1971, di Forlimpopoli, di professione impiegata a Forlì, da sempre incuriosita dalla scrittura. “Tutto è iniziato un po’ per gioco - racconta - quando lo scorso anno ho colto l’occasione di frequentare un corso gratuito di scrittura creativa organizzato da Casa Artusi”. Uno dei compiti assegnati agli studenti era quello di scrivere un racconto e Nicoletta, in quell’occasione, ha buttato giù lo scheletro di ciò che, durante la quarantena, si è trasformato nel suo primo romanzo. Un romanzo ambientato a Forlimpopoli, ovviamente, che narra della prima invasione di zombie in Romagna: “Se son morti torneranno”. Tra piadina e Romero, Nicoletta intesse una trama avvincente in cui, però, non si lesinano le risate. 

“Questo libro - spiega - è la sintesi della mia passione sfrenata per gli zombie.Il mio film culto di formazione, infatti, è “L’alba dei morti viventi” di George Romero, visto a quindici anni nella cantina della mia migliore amica.Una cosa sola non mi è mai andata a genio nelle sceneggiature del genere: perché gli zombie compaiono sempre e solo negli USA? Perché in Italia mai? Per questo ho deciso di portarli nella mia Romagna”. Il libro, accettato dalla casa editrice Bookabook verrà stampato solo a condizione che venda, in prevendita, almeno 200 copie in 100 giorni, impresa a cui l’autrice si sta impegnando in questi giorni: la campagna di crowdfunding, cominciata il 17 giugno ha già raggiunto il 46% dell'obiettivo.

TRAMA

Un mattino qualunque di inizio autunno in Romagna, a Forlimpopoli per l’esattezza, Michele e Nina si preparano per andare al lavoro, ma qualcosa non va. C’è poca gente per strada, molti colleghi non sono andati in ufficio perchè malati. La sera stessa i telegiornali annunciano un’ondata di influenza inaspettata e molto contagiosa. Nina, appassionata di zombie, fa due più due e convince Michele che non si tratta di un semplice virus influenzale. Dopo nemmeno 48 ore dall’inizio del contagio, i suoi dubbi si avverano: non è influenza, è l’apocalisse zombie.
Chi si ammala muore e poi ritorna affamato. Comincia così la lotta per la sopravvivenza e la ricerca di un rifugio sicuro. Nina e Michele si riuniscono agli amici, il Gruppo Vacanze Piemonte: Bin e Seth due soci in affari che gestiscono un’armeria a Forlì; Orso e Janet, marito e moglie ed Eddy e Betty coppia nella vita e negli affari, famosi ristoratori della provincia. Intanto a Forlì le cose peggiorano: gli zombie sono sempre di più e il gruppo deve trovare soluzioni per la sopravvivenza. In un susseguirsi di colpi di scena e vicende tragicomiche, gli amici troveranno il modo per ricominciare una nuova vita?

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

C'è chi ha sfruttato il lockdown per scrivere un libro sugli zombie: nasce così “Se son morti torneranno”

ForlìToday è in caricamento