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C'è il sì del Consiglio comunale: il Comune acquisterà l'Hotel della Città e lo trasformerà in uno studentato

Hanno votato a favore anche Movimento 5 Stelle e Italia Viva per un'azione che toglie degrado dal centro cittadino

C'è il semaforo verde del Consiglio comunale alla delibera che consente al Comune di Forlì di acquistare per circa 1,7 milioni di euro il diritto di superficie per 50 anni dell'Hotel della città della Fondazione Garzanti, dismesso ormai dal 2015, per poi procedere al recupero e riqualificazione della struttura in ottica universitaria. La progettazione verrà fatta nel 2023 e i lavori si completeranno entro il 2026, nell'ambito di un protocollo d'intesa tra Comune, Fondazione Garzzanti, Fondazione Cassa dei risparmi e Alma Mater di Bologna. Il via libera è arrivato ad ampia maggioranza, con 25 voti favorevoli. 

Tra i banchi dell'opposizione i più critici sono i civici di Forlì e co: mancano infatti all'appello, ha sottolineato il consigliere Giorgio Calderoni, progetto e destinazione dell'intervento. Inoltre sull'immobile esistono un vincolo di destinazione a favore del Comune e un'ipoteca da 1,5 milioni di euro: "La perizia di stima ne tiene conto?". Il Comune "non deve essere ancillare all'Università di Bologna nelle scelte", ha concluso, senza poi partecipare al voto. "L'approccio è senza chiarezza", ha rincaricato la dose il capogruppo Federico Morgagni chiedendo alla giunta e alla maggioranza "uno sforzo per creare convergenza". Decisamente più morbido il collega del Partito democratico Soufian Hafi Alemani, che ha segnalato la necessità che l'Hotel della Città mantenga la funzione di ritrovo anche per la cittadinanza e che "l'operazione non sia fatta per ripianare i debiti di qualcun'altro". In questo caso, ha rimarcato, a differenza che per l'area ex Eridania, "il progetto c'è, una riqualificazione immobiliare a uso universitario" per un collegio d'eccellenza per l'alta formazione. "Un'operazione giusta e strategica".

A favore anche Movimento 5 Stelle e Italia Viva per un'azione che toglie degrado dal centro cittadino. "Questa non è la fase della progettazione", ha tirato le somme Albert Bentivogli della Lega: si tratta di "un progetto di qualità per ospitare un centinaio di persone". Nessun problema di vincoli o ipoteche, ha replicato ai dubbi l'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani, mentre il collega alla Cultura Valerio Melandri ha ricordato che "quando abbiamo preso in mano la pratica Fondazione Garzanti la gestione era terribile, senza un bilancio da quattro anni, con un debito molto importante, arredi spariti e ricchezze svendute". Il Comune ha già messo mano a due aule da 100 e 70 posti che sono pronte per l'utilizzo, ha aggiunto l'assessore sottolineando che il governo ha pubblicato un bando da 450 milioni di euro per le residenze universitarie a cui si sta valutando di partecipare. "Vincolare le finalità - ha concluso Cicognani - potrebbe impedire di intercettare finanziamenti, ma si tratta di Università".

Il costo dei lavori di riqualificazione si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di euro. Secondo l'ipotesi di progetto, la Torre dell'Hotel, che ospita 25 camere da 30 metri quadrati ciascuna, tutte dotate di bagno, sarà destinata a ricercatori e docenti, mentre gli ambienti del piano rialzato saranno destinati a spazi di socializzazione (per lo studio e la lettura), sala conferenze e luoghi d'incontro. L'ala di via Fortis, con 32 camere da 20 metri quadrati, saranno destinate agli studenti universitari, con spazi comuni, mentre al primo piano si troveranno le aule studio e l'alloggio di rappresentanza-foresteria. Il giardino antistante si trasformerebbe in una piazzetta per tutta la cittadinanza. 

Per quanto riguarda le tempestiche, aveva illustrato in sede di commissione consiliare l'ingegner del Comune di Forlì, Gianluca Foca, "la progettazione è prevista per il 2023, poi al termine seguiranno sei mesi per il bando di gara per l'affidamento dei lavori, e dalla metà del 2024 cominceranno a decorrere i due anni per la realizzazione e collaudato". Se tutto procederà secondo la tabella di marcia stilata dall'amministrazione comunale, lo studentato sarà operativo all'inizio del 2026. 

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