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Ca’ossi, festa di quartiere al Parco Incontro: "Sperimentata un’appartenenza comune"

I volontari del Comitato di quartiere e dell’associazione Parco Incontro sono stati gli organizzatori e supporter, con l'aiuto dell'associazione dei Genitori

Sabato scorso il Parco Incontro di via Ribolle a Ca’Ossi ha ospitato la tradizionale festa del quartiere, che ha visto come primi protagonisti gli studenti ed alunni di tutte le Scuole dell’Istituto comprensivo numero 7 del territorio ed i tantissimi residenti che hanno voluto condividere questo incontro. Tra i partecipanti anche il vicesindaco Daniele Mezzacapo, la dirigente scolastica Nadia Mastroianni e il parroco della chiesa San Pio X, la più importante del quartiere, Don Davide Medri. I volontari del Comitato di quartiere e dell’associazione Parco Incontro sono stati gli organizzatori e supporter, con l'aiuto dell'associazione dei Genitori. 

"La musica è stata l'ingrediente fondamentale per stimolare allegria e partecipazione - racconta Maria Adele Piazza, coordinatrice del Comitato di Quartiere Ca'Ossi -: l’esibizione del gruppo di giovanissimi ballerini “The Boys Rock Club”, il concerto dei ragazzi del Corso ad indirizzo musicale della scuola Zangheri ed il coro dei bambini della scuola Matteotti, hanno captato l’attenzione dei numerosissimi presenti, soprattutto dei tanti anziani che seguivano e applaudivano con entusiasmo. Intanto, nei vari punti del parco, altri studenti gareggiavano nelle diverse attività sportive organizzate dai docenti di Educazione Fisica".

"Nella bellissima giornata di sole i grandi prati del parco sono stati il tappeto privilegiato su cui i bambini correvano inseguendo gli aquiloni appena costruiti e che facevano volare, il clown nonno Franz incantava con i suoi giochi di magia, i laboratori d’arte sistemati davanti ai pannelli degli elaborati grafici della meravigliosa mostra intitolata “Suoni, voli e Colori” realizzata dagli studenti della scuola Zangheri, brulicavano di mamme e bambini che si improvvisavano artisti con colori, carta e materiali di riciclo fra risate e tifoserie su quelli meglio riusciti", prosegue.

"La tradizione romagnola che fa dell’offerta del cibo l’elemento di condivisione fra amici, si è concretizzata con la copiosa merenda distribuita ai tutti i numerosissimi partecipanti. Le feste sembrano qualcosa di frivolo, ma in realtà sono coreografie di prim’ordine in cui vengono toccate tutte le sensibilità - conclude Piazza -. Sabato nel nostro quartiere abbiamo sperimentato un’appartenenza comune e valorizzato l’incontro intergenerazionale".

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