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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Cala il sipario sull'arena San Domenico: "Oltre 10mila spettatori"

Sessanta serate, per oltre diecimila spettatori, è il resoconto dell'assessore alla Cultura, Valerio Melandri

Con un brindisi si è chiusa la prima stagione dell'arena San Domenico, che per l'ultimo appuntamento estivo ha ospitato il Festival "Accento di libertà" dedicato a Caterina Sforza. Sessanta serate, per oltre diecimila spettatori, è il resoconto dell'assessore alla Cultura, Valerio Melandri. "La cultura è fatta dalla persone, dalle associazioni che hanno riempito questa arena nella nostra rassegna estiva lunga due mesi e mezzo e lo hanno fatto con i loro progetti, liberamente. Cultura non è l’evento affollato, casomai l’evento affollato è segno che c’è del vivo a Forlì".

Video - Chiusa la stagione dell'Arena San Domenico

L'ultima serata dell'Arena San Domenico

Il Popolo della Famiglia di Forlì promuove "a pieni voti" l'anteprima del Festival di Caterina di Forlì appena conclusosi al San Domenico. "L'evento cui abbiamo assistito - dichiara Francesco Farolfi - è paradigmatico della svolta inaugurata dall'amministrazione Zattini e rappresenta una novità assoluta nel nostro panorama culturale: Forlì ha vissuto  tre serate potenti e liberanti, possibili solo grazie alla volontà precisa di fare finalmente i conti con la sua vocazione di città attraversata, nel bene e nel male, dalla Storia. L'Arena del San Domenico è diventata un luogo di libertà e di vera elaborazione del pensiero, che ha restituito ai forlivesi non solo l'orgoglio per la sua più illustre antenata, magnificamente evocata dall'interpretazione poetica di Iaia Forte,  ma anche la doverosa memoria delle recenti tragedie del Novecento e delle sue opposte ideologie, cui la nostra città ha dato un tributo scomodo di carne e sangue".

"Plaudiamo pertanto al nostro sindaco e all'assessore Melandri per questa operazione coraggiosa premiata calorosamente dai cittadini presenti, che ha impensierito solo chi non riesce a liberarsi da pregiudizi ideologici e da partigianeria istintiva - aggiunge -. La storia è patrimonio comune, non si riscrive e non si cambia, né può essere sempre e solo appannaggio di un'unica parte che si sente autorizzata a raccontarla. Un ulteriore elemento di novità che ci ha pienamente convinto è stata la presenza costante dell'orchestra composta dai giovani allievi delle diverse scuole di musica della nostra città recentemente consociatesi nel comitato "Forlì Suona"".

"Giusto un anno fa il Popolo della Famiglia incontrò l'assessore Melandri per consegnargli alcune proposte elaborate in campo culturale, riscontrando una sensibilità immediata proprio sul punto della valorizzazione delle scuole di musica e del loro coinvolgimento nelle varie manifestazioni culturali - aggiunge -. Vedere ora giovani musicisti protagonisti insieme dello spazio culturale della città è motivo di grande soddisfazione; l'annuncio fatto dall'assessore Melandri di una prossima realizzazione della Casa della Musica nei locali dell'ex cinema Odeon, inoltre, conferma ancora di più l'interesse concreto dell'amministrazione verso la ricchezza del suo patrimonio musicale. Ci sono dunque tutte le premesse per una nuova stagione culturale matura, tesa a valorizzare l'eccellenza e capace di stimolare le nuove generazioni alla conoscenza e allo studio appassionato della musica. Comune promosso con lode".

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