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Cronaca

Cambio al vertice di Coldiretti Forlì-Cesena, Giulio Federici è il nuovo direttore

Originario di Rieti, 58 anni, succede al romagnolo Anacleto Malara, per quasi 12 anni alla guida della Federazione

Cambio al vertice di Coldiretti di Forlì-Cesena: a partire dal 1 giugno, Giulio Federici, 58 anni, ha assunto la carica di Direttore della Federazione romagnola. 

Federici, originario di Rieti, da 35 anni in Coldiretti, succede ad Anacleto Malara, per quasi 12 anni alla guida della Federazione e ora giunto alla pensione dopo una lunga carriera all’interno dell’Organizzazione agricola. 

A formalizzare all’unanimità la nomina il Consiglio Direttivo della Federazione riunitosi alla presenza del Capo area Organizzazione e Servizi della Confederazione nazionale Coldiretti Giovanni Benedetti, del funzionario nazionale Paolo De Cesare e del Direttore di Coldiretti Emilia-Romagna Marco Allaria Olivieri. 

Il Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena, Massimiliano Bernabini, insieme ai dirigenti dell’Organizzazione, hanno ringraziato il direttore Malara per il proficuo e prezioso lavoro svolto, evidenziandone l’impegno profuso e i risultati raggiunti, dando poi un caloroso benvenuto al nuovo direttore. 

Sposato, due figli, Federici proviene dalla direzione regionale di Coldiretti Abruzzo e delle Coldiretti Provinciali di Teramo e Pescara. Precedentemente aveva ricoperto il ruolo di Direttore a Caserta e prima ancora ad Ascoli-Fermo.

Nel presentarsi al Consiglio, il nuovo direttore ha illustrato brevemente la sua lunga e consolidata carriera, iniziata nel 1985 in Coldiretti Rieti, dicendosi entusiasta di intraprendere il nuovo prestigioso incarico. 

“Arrivo in questa provincia con entusiasmo e determinazione – ha affermato - conscio del grande potenziale di una terra, la Romagna, ricca di produzioni straordinarie, dall’ortofrutta al vino, dalla zootecnia all’olivicoltura, eccellenze che vanno ulteriormente valorizzate attraverso la filiera corta di Campagna Amica e il progetto di filiera agricola italiana di Coldiretti, soprattutto in un momento difficile come questo, con l’emergenza sanitaria e climatica che hanno messo a dura prova l’economia facendo comunque riscoprire il valore strategico del made in Italy alimentare. Viviamo una fase strategica e Coldiretti vuole essere pronta per accompagnare le imprese verso nuove opportunità di sviluppo e di crescita – ha aggiunto il nuovo direttore – mi impegnerò al massimo, dunque, per conoscere e comprendere il più rapidamente possibile questa realtà stimolante e di rilievo mettendo a disposizione la mia esperienza e quello spirito di squadra che in Coldiretti è un valore aggiunto a disposizione dei Soci”.

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