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Cronaca

Vaccini anticovid, il generale Figliuolo promuove la macchina Emilia Romagna: "Questa regione è veramente a posto"

Primo step, completare a inizio maggio gli over 80 e fare la prima dose a "pressoche' a tutti" gli over 70

Il generale Paolo Figliuolo, commissario per l'emergenza sanitaria, promuove l'Emilia-Romagna. "Sono veramente soddisfatto", dice il generale facendo il punto dopo la visita all'hub vaccinale di Bologna. "Questa regione e' veramente a posto, giovedì e mercoledì ha fatto oltre 30.000 vaccinazioni, quindi e' sopra il target settimanale. C'era stato un accordo col presidente per provare a forzare la macchina, a mandarla quasi a pieno regime perche' quando si andra' a regime dovra' somministrare dalle 38.000 alle 40.000 dosi al giorno". Bene anche la copertura degli over 80. "Bisogna vaccinare in priorita' coloro i quali dalle evidenze scientifiche risultano piu' vulnerabili a questa terribile malattia", ricorda Figliuolo nell'auditorium della Fiera di Bologna accanto a lui il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

In regione "questo e' stato molto ben compreso- prosegue Figliuolo- perche' siamo a circa il 74% degli over 80, su una media nazionale del 63-64%. Il presidente mi ha assicurato che ai primi di maggio questa categoria importantissima sara' messa in sicurezza e intanto in parallelo si sta passando ad altre categorie, anche con l'utilizzo di Astrazeneca". Figliuolo loda anche il drive-through appena inaugurato per vaccinare chi ha problemi a spostarsi in autonomia. "Ho visto qui in questo centro vaccinale una bella sinergia tra il pubblico, il sindaco e l'ente fiera", dice ancora Figliuolo.

 Il sistema di protezione civile nazionale, ha invece sottolineato Curcio, "e' attivato tutti i livelli e come al solito in Emilia-Romagna il rapporto con le altre attivita' della regione ha un funzionamento ottimale. La macchina dell'Emilia-Romagna e' importante per arrivare al famosi target nazionali. Regioni come l'Emilia ed altre che rappresentano una quota di popolazione rilevante nel momento un cui girano come stanno girando ci consentono di raggiungere il target nazionale".

Qui, ha detto Bonaccini, "trovate una regione che, come al solito, quello che promette lo mantiene, a noi non piace illudere le persone ma facciamo quello che si condivide si deve fare. Bisogna aver fiducia nella scienza e vaccinarsi, i dati ci dicono che tra i vaccinati non solo crollano i decessi ma anche i ricoveri e persino i contagi".

Giovedì, evidenzia ancora il governatore, "abbiamo superato le 30.000 vaccinazioni, lo abbiamo fatto per testare la macchina, dimostrare che cio' che e' mancato nei mesi precedenti non e' l'organizzazione ma i vaccini". Bonaccini ribadisce: "Se davvero arriveranno i 50 milioni di dosi entro fine giugno e gli 80 milioni di dosi entro fine settembre, l'Emilia-Romagna e' in grado di vaccinare tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno". Primo step, completare a inizio maggio gli over 80 e fare la prima dose a "pressoche' a tutti" gli over 70. (fonte Dire)

L’andamento della campagna vaccinale

Una visita che è stata anche l’occasione per fare il punto sull’andamento della campagna e sulla rete vaccinale, che è stata ulteriormente rafforzata: sono già 143 i punti operativi da Piacenza a Rimini, oltre a uno delle Forze armate; 11 quelli aziendali attivabili, ed è in corso, da parte della Regione e delle singole Aziende sanitarie, la raccolta di ulteriori disponibilità di associazioni e aziende. Prosegue anche a pieno ritmo la somministrazione del vaccino, con la macchina organizzativa che solo nella giornata di ieri ha raggiunto le 30.675 fatte.

Per quanto riguarda il rafforzamento del personale sono 829 le persone assegnate al Dipartimento di Prevenzione e Sanità pubblica che svolgono, in tutto o in parte, attività di vaccinazione: 213 medici, 470 infermieri, 146 assistenti sanitari. Inoltre, sono stati assunti 106 medici e infermieri e sono pronti a diventare operativi 199 medici in formazione specialistica, con incarichi di 12 ore di lavoro settimanali.

Il programma vaccinale regionale prosegue dunque secondo il calendario, le fasce d’età e di priorità indicate a livello nazionale: le vaccinazioni al personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati; gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su; i cittadini con patologie critiche e con gravi disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica) a prescindere dall’età, oltre al personale scolastico e le forze dell’ordine. A giovedì sera, erano esattamente 1.055.314 le dosi somministrate, di cui 329.631 seconde dosi, quindi le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. E con la nuova apertura delle agende di lunedì la vaccinazione sarà estesa ai cittadini dai 70 ai 74 anni (250mila persone).

Sempre dalla Regione sono poi state fornite alle Aziende sanitarie alcune precisazioni sulla campagna vaccinale del personale scolastico, con la richiesta di garantire la vaccinazione anche a educatori di sostegno, tutor, conduttori di esperienze laboratoriali operanti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, indipendentemente dalla natura giuridica pubblica o privata del datore di lavoro.

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