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Cronaca

Campostrino, dopo due anni di stop riassegnati i lavori e cantiere in partenza

Il cantiere, nel cuore del centro storico, è abbandonato a metà dell'opera ormai da due anni. L'ex palestra doveva essere un nuovo contenitore strategico per le attività ricreative e culturali per i giovani

Si riparte coi lavori nella palestra Campostrino in via Oreste Regnoli. Il cantiere, nel cuore del centro storico, è abbandonato a metà dell'opera ormai da due anni.  L'ex palestra doveva essere un nuovo contenitore strategico per le attività ricreative e culturali per i giovani, collegato al vicino campus universitario. La fine lavori era prevista per l'agosto 2016, ma poi dopo una serie di rinvii fino alla primavera 2017, sono sopraggiunti i problemi maggiori, collegati col fallimento dell'impresa che si era aggiudicati i lavori.

Per il Campostrino, la prima e storica palestra di Forlì, il Comune aveva varato un progetto esecutivo da 1,1 milioni di euro, decidendo poi di procedere con una gara con base d'asta di 826mila euro per le opere edili, senza la pubblicazione di un bando, ma con lettere di invito a 19 aziende di costruzione, col principio del massimo ribasso. La ditta vincitrice tuttavia nel marzo 2017 è stata dichiarata fallita. Ci è voluto quindi più di un anno per stimare i lavori già effettuati (circa la metà) e procedere al subentro del secondo in graduatoria (ma alle condizioni del vincitore), che è un raggruppamento tra la Orioli Enea di Forlì e ER Lux. L'importo per le opere rimanenti è stato indicato in 363mila euro, iva esclusa.

Già da alcuni anni i residenti nelle vie limitrofe (via Oreste Regnoli, via Della Torre e via Orsi) hanno manifestato la loro protesta per la mancata ultimazione dell'opera pubblica, e temono per il degrado che possa portare la presenza di un cantiere fermo proprio nel cuore del centro storico, essendo l'area ancora piena di rifiuti edili e di detriti. In stand by c'è un progetto che il Comune aveva già elaborato, avendo aperto una manifestazione di interesse lo scorso anno per individuare una specifica finalità di utilizzo. Ben sette realtà associative hanno risposto alla chiamata del Comune, proponendo idee innovative per l'impiego della struttura pubblica. Da queste idee discenderà un bando vero e proprio per la gestione. Il Campostrino ha una superficie di oltre 1900 metri quadri con un grande giardino che sarà percorribile anche dall'esterno (transitando da via Oreste Regnoli a via Della Torre) dato che le recinzioni, una volta finiti i lavori saranno tolte. Nell'area cortilizia sarà realizzato anche un chiosco destinato a funzioni di ristorazione e gioco, anch'esso al centro di una polemica politica per il suo impatto e la sua invasività. Per questa seconda struttura il Comune valuterà se fare un bando oppure se gestirlo direttamente incamerando gli introiti.

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