Campus, aperta la mensa: non solo ristorazione, ma anche eventi e feste
E' stata aperta lunedì, dopo oltre 2 anni di attesa, la nuova mensa del Campus di Forlì, che sarà inaugurata ufficialmente giovedì 9 aprile, con l'atteso arrivo del ministro Stefania Giannini, che non era potuta essere presente all'inaugurazione del 'trefolo'
E' stata aperta lunedì, dopo oltre 2 anni di attesa, la nuova mensa del Campus di Forlì, che sarà inaugurata ufficialmente giovedì 9 aprile, con l'atteso arrivo del ministro Stefania Giannini, che non era potuta essere presente all'inaugurazione del 'trefolo'. Oltre 200 posti, in due sale, sono a disposizione per bar e mensa, ma i nuovi spazi sono già pronti per ospitare eventi, come ad esempio le feste di laurea. Quello che si augurano in molti è che presto diventino il luogo anche per iniziative di tipo culturale.
Mensa e bar sono gestite da Elior Spa che impiega, per ora, 4 addetti. “Il bar apre dalle 8, per le colazioni, con bevande, caffè, brioche e panini, per poi chiudere alle 12 quando apre la mensa e riaprire alle 14.30, quando il servizio di ristorazione termina, fino alle 16. Ovviamente questi sono gli orari di partenza, che non saranno rigidi, e che, se funziona, potranno essere allungati – spiega Katia Franchi, responsabile del locale -. Intanto siamo già disponibili, previa prenotazione, ad aprire per aperitivi e feste di laurea, ad esempio. Il servizio funziona dal lunedì al venerdì”. Le fasce di prezzo sono tre: 7,50 per il menù per gli 'esterni', 6,59 per gli studenti e 6,29 per i borsisti. Gli studenti per ora sono soddisfatti, anche se guardano con interesse ad una eventuale apertura serale e ad un prolungamento dell'orario del pranzo, “sopratutto per chi magari termina una lezione alle 14 – chiariscono alcuni rappresentanti, Samuele Bertoni e Kevin Carboni -. Comunque questo è già un inizio e i prezzi per un pasto sono buoni”.
Ci sono 5 menù principali, composti da pasta o secondo, entrambi con contorno, insalata, tagliere di salumi o pizza. Ai menù saranno sempre abbinati frutta o yogurt o dolce, e le bevande analcoliche saranno fruibili attraverso un distributore automatico. Anche il pagamento può essere effettuato in modo automatico, con carte o tessere prepagate, mentre per i contanti c'è la cassa.
L'apertura della mensa è stata sancita con il simbolico pranzo del sindaco Davide Drei, del presidente del Campus, Felix San Vicente e del presidente di Er.Go, Angelo Di Giansante, insieme con gli studenti. “Ho vissuto questo percorso – racconta San Vicente – e spero che con l'apertura della mensa sia colmata in toto l'esigenza degli studenti e che con il loro aiuto il servizio venga adattato al meglio alle loro richieste. Questo è un bello spazio, nel quale mi auguro che le associazioni studentesche, molto attive in città, possano organizzare eventi di diversi tipi. Forlì in questi ultimi mesi si sta dimostrando un città effervescente sotto diversi aspetti, grazie, ad esempio al San Domenico e all'apertura di Eataly, non è più come 2 anni fa”.
Soddisfatto anche Drei, che ribadisce come “questo luogo, concepito come uno spazio 'cerniera' della città, non sarà solo adibito a ristorazione, ma ospiterà eventi culturali, anche serali. Una volta terminati i lavori del Campus, per il cui completamento mancano ancora la sistemazione dell'aera verde e la ristrutturazione dei padiglioni Sauli-Saffi, la mensa sarà accessibile non solo da piazzale Igino Lega, ma anche da corso della Repubblica, attraverso palazzo Merenda, e da piazzale Solieri”. “Il sistema dello smart food funziona – sottolinea Di Giansante – lo abbiamo già sperimentato a Bologna: i pasti arrivano quasi pronti e sono finiti sul luogo, questo per mantenere la qualità abbassando i costi. Immagino che questo spazio possa essere utilizzato dagli studenti anche tra una lezione e l'altra, per un caffè, due chiacchiere o per lo studio”.
Il servizio ristorativo è frutto di un importante intervento di ristrutturazione realizzato dal Comune di Forlì. L’importo complessivo dei lavori è stato pari a 3 milioni 369.697 euro, finanziati per 139.697 euro dall’Università di Bologna, per 600 mila euro da ER.GO, per 900mila euro mediante contributo della Regione Emilia Romagna, per 1 milione 700mila euro dal Comune di Forlì e per 30 mila euro mediante contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
