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Cronaca

Ultimo pezzo del campus, al via lavori per 10 milioni: due aule di lezione al padiglione Sauli-Saffi

Con l'entrata in funzione di queste nuove pertinenze del campus universitario, l'Alma Mater andrà a chiudere la sede di Economia in piazzale della Vittoria e quello che rimane di Scuola Interpreti a Palazzo Montanari

Il taglio del nastro è solo simbolico, dato che l'inaugurazione è per l'avvio di lavori che termineranno nel giugno del 2023 e che riporteranno a nuovo il padiglione 'Sauli-Saffi', le due ali centrali dismesse dell'ex ospedale Morgagni, attualmente due edifici fatiscenti incastonati tra il moderno teaching hub di viale Corridoni e il padiglione Melandri, interamente recuperato, su piazzale Solieri. Con un intervento da 9,8 milioni di euro arriveranno così due nuove aule di lezione, da 112 posti ciascuna e uffici per docenti per un totale di circa 4.000 metri quadri.

Ultimo pezzo del Campus, il taglio del nastro

Con l'entrata in funzione di queste nuove pertinenze del campus universitario, l'Alma Mater andrà a chiudere la sede di Economia in piazzale della Vittoria e quello che rimane di Scuola Interpreti a Palazzo Montanari, in corso della Repubblica. Tranne Ingegneria nell'area del polo tecnologico dell'aeroporto e le aule di Medicina all'ospedale, tutte le attività universitarie saranno concentrate al campus. La partenza del cantiere è stata suggellata martedì pomeriggio dalla visita del rettore dell'Alma Mater Francesco Ubertini, accompagnato dal sindaco Gian Luca Zattini, dal presidente delle Fondazione Cassa dei Risparmi Roberto Pinza e dal presidente di Serinar Alberto Zambianchi.  Il lavori sono finanziati da fondi ministeriali, con la partecipazione di Comune di Forlì (3,6 milioni),  Fondazione Cassa dei Risparmi (2,7 milioni) e Serinar (174mila euro).

Nuovo progetto di espansione: una sala studio in vetro
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“Continuiamo ad arricchire il nostro campus – spiega il sindaco Zattini -. Questo cantiere, con l'arrivo di Medicina e del Polo Tecnologico Aeronautico mostrano la vitalità e la voglia di ripartenza”. “Forlì aspira ad essere sempre di più una città universitaria e il rapporto non può che essere con Bologna, l'università frequentata da tutti i romagnoli prima del campus. La Romagna è l'area naturale di espansione dell'Alma Mater, che è la nostra università”, sempre Pinza. Se questo è possibile, rimbalza lo stesso concetto Ubertini, è perché “qui in Romagna e a Forlì c'è voglia di lavorare assieme, remare nella stessa direzione”. Se c'è questo campus è “perché le istituzioni e l'Università hanno creduto al gioco di squadra”.

L'intervento al Sauli-Saffi non esaurisce completamente i lavori previsti per il completamento del Campus. L'ateneo, infatti, intende andare a gara entro il 2022 per avere un cantiere nel 2023 che dovrà intervenire sulla biblioteca Ruffilli per rendere l'edificio anti-sismico e dotare i suoi circa 3.500 metri quadri di nuovi servizi bibliotecari (per un importo di 4.868.000 euro). Non ancora finanziato, invece, è il progetto di un corridoio in vetro tra i padiglioni Sauli-Saffi e Palareti (la biglioteca Ruffilli) e interventi all'ex Padiglione di Pneumologia, che accoglie la sede di Scuola Interpreti

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