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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Galeata

Il canile di Galeata ancora nel mirino: "Situazione indecente"

"Dobbiamo vergognarci dell'esistenza del canile di Galeata in cui 39 cani sono pressoche' prigionieri di un sistema incivile, a cui vorremmo che qualcuno mettesse sopra la parola fine".

"Ci sono cose di cui gli uomini in genere si devono vergognare, per come trattiamo a volte quelli delle altre specie, per come distruggiamo il pianeta, tra le tante, un motivo per  cui dobbiamo vergognarci e si devono vergognare tutti quelli che lo hanno e continuano a permetterlo e’ l’esistenza del canile di Galeata in cui 39  cani sono pressoche’  prigionieri di  un sistema incivile,  a cui vorremmo che qualcuno mettesse sopra la parola fine."

Inizia così la lettera di protesta inviata alla nostra redazione dall'Enpa, l'Ente Nazionale Protezione Animali, sulla situazione del canile di Galeata che 'ospita' 39 animali.

PIU' CANI, PIU' SOLDI - "Nella montagna piu’alta piu’ impervia di Galeata - si legge nella nota dell'Enpa - i comuni della comunita’ montana e precisamente Predappio,Meldola, Civitella di Romagna,  Galeata, Premilcuore,Santa Sofia hanno voluto costruire con la complicita’ della provincia e con il benestare di tutti i comuni del comprensorio un canile satellite che doveva ospitare i cani in esubero del canile comprensoriale di Forli’, erano anni in cui il contratto con la cooperativa cooforpool che gestiva il canile comprensoriale prevedeva il pagamento di presenza a cane per cui si era arrivati ad  una presenza di 240 cani a differenza del canile comprensoriale  di Cesena che a a 25 chilometri di distanza con la stessa ampiezza  territoriale ospitava   50 cani….un contratto vergognoso che ha portato alla diminuzione delle adozioni , piu’ cani=piu’ soldi per la cooperativa e piu’ soldi pubblici spesi".

450MILA EURO - "Sono anni in cui si sono sfiorati dei costi del canile attorno ai 400 -450 mila euro contro i 200-250 di Cesena  quindi in questo esubero di cani e di soldi pubblici sprecati  era nato a Galeata un canile costruito in parte con i soldi della regione e d in parte con quelli della Comunita’ montana , e quindi altro utilizzo di soldi pubblici,  tenuto in piedi con la gestione della “ cooperativa fare del bene”.

IN 3 ANNI, UN SOLO CANE ADOTTATO - "Nel disciplinare del canile era previsto il ritorno di questi  39 cani al canile comprensoriale di  Forli’ ,appena ci fosse stato spazio, in realta’ questo non e’ mai avvenuto ed i cani portati a Galeata sono rimasti li in attesa che qualcuno si ricordasse di loro, in una prigione che purtroppo non era d’oro, calda e afosa d’estate , senza la presenza di un albero , e fredda e gelida d’inverno . In 3 anni un solo cane e’ andato in adozione contravvenendo a quelle che sono le piu’ elementari funzioni di un canile che sono appunto l’adozione perno principale di qualsiasi rifugio, i cani devono essere adottati e non devono rimanere in giacenza per fare entrare piu’ soldi in una cooperativa . Ci sono politici che si devono vergognare per le affermazioni fatte e rifatte ,altri per il loro silenzio-assenso, altri ancora per avere nascosto la testa come struzzi, cani usati come oggetti per contratti  che portano soldi alla cooperativa".

"CHIEDIAMO AIUTO AI CITTADINI" - Ora l’E.n.p.a  sezione di Forli’-Cesena e il comitato di liberazione dei cani nella persona dell’Avv.to Monaldi dicono basta a questa indecenza e chiedono   l’aiuto di tutti i cittadini ci si chiede come possa essere lecito che per ancora un inverno quei poveri cani debbano sopravvivere in quei box freddi con cucce non coibentate , con l’impossibilita’ anche del personale o di personale veterinario qualora ce ne fosse bisogno di  raggiungerli in caso di neve, se crediamo che questo non debba succedere piu’ chiediamo a tutti di scrivere email o lettere alla comunita’ montana , ai comuni responsabili di cio’ ai politici che hanno usato i cani solo per foraggiare qualche cooperativa"

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