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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Carcere di Forlì, in diminuzione il numero dei detenuti. Nel 2017 la nuova struttura

Nei giorni scorsi, Desi Bruno, Garante regionale delle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, ha visitato la struttura penitenziaria di Forlì

Meno detenuti, più libertà grazie al regime 'celle aperte', più spazio in ogni cella, un buon dialogo con l’amministrazione penitenziaria mentre rimangono difficoltà nei rapporti con la magistratura di sorveglianza: il tutto, in attesa di una nuova struttura prevista per il 2017. Nei giorni scorsi, Desi Bruno, Garante regionale delle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, ha visitato la struttura penitenziaria di Forlì, verificando che il numero dei detenuti presenti, 135 divisi tra 111 uomini e 24 donne, ha subito una riduzione: erano infatti 157 quelli presenti al sopralluogo del dicembre scorso.

Quelli con condanna definitiva sono 60, meno degli imputati, che sono 75: un detenuto su quattro è tossicodipendente. Gli stranieri sono 63, otto i detenuti ammessi a lavorare all’esterno su indicazione della direzione dell’istituto. 23, infine, i detenuti cosiddetti ‘protetti’, collocati in apposite sezioni separate dalle altre, in ragione di un reato a sfondo sessuale e di problemi relazionali e di convivenza legati a chiamate in correità, collaborazioni marginali, appartenenza a Forze dell’ordine. Pienamente operativo il regime a celle aperte, con i tutti i detenuti che hanno la possibilità di rimanere all’esterno della cella per almeno otto ore al giorno; dal mese di aprile è intervenuta l’applicazione del regime aperto anche alle sezioni femminili.

Criticità di ordine strutturale, evidenzia la Garante, "sono legate alla anzianità della struttura del carcere, i cui ambienti non risultano pienamente congrui, sebbene, dal punto di vista della metratura a disposizione dei detenuti, vengano garantiti almeno tre metri quadri liberi da suppellettili a testa. Particolare cura è stata dedicata agli interni, con gli ambienti tinteggiati in vari colori, anche grazie al contributo del lavoro dei detenuti. Di certo maggiormente adeguati, dal punto di vista degli spazi e della luminosità, risulteranno gli ambienti del nuovo carcere (il trasferimento dovrebbe avvenire in un’area periferica della città e, secondo gli ultimi aggiornamenti, sarà nel 2017)".

Nel corso dei colloqui che la Garante ha avuto modo di effettuare con i detenuti, è emerso a più riprese "come dato saliente il riconoscimento da parte della popolazione detenuta dell’attenzione e della predisposizione al dialogo che la direzione e gli operatori dell’Amministrazione penitenziaria quotidianamente dimostrano, agevolando la convivenza ed aiutando a prevenire situazioni di tensione, anche risultando evidente che un contesto caratterizzato da numeri ridotti favorisce l’attenzione nei confronti delle persone. Il clima positivo- sottolinea sempre l'ufficio del Garante- risulta anche dal dato recente fornito dalla direzione, secondo il quale nell’ultimo mese non sarebbe stati mossi rilievi di ordine disciplinare alla popolazione detenuta".

Nel corso dei colloqui effettuati, "i detenuti hanno lamentato, per quanto riguarda i rapporti con la magistratura di sorveglianza, lunghi tempi di attesa per le risposte, con riferimento in particolare ai provvedimenti relativi alla fissazione delle camere di consiglio per la concessione delle misure alternative, ai permessi e alla liberazione anticipata. Permane in ogni caso la necessità di procedere all’integrazione dell’organico della Polizia penitenziaria, quantomeno nell’ordine di qualche decina di operatori".

Continua l'analisi: "Ancora chiusa la sezione a custodia attenuata per persone tossicodipendenti, con l’Ausl di Forlì che,  nel verbale predisposto a seguito del recente sopralluogo al plesso penitenziario del 25 marzo, ha riferito che i problemi che avevano comportato la chiusura della sezione sono stati superati, ma è ancora necessario, al fine della riapertura e della piena fruibilità, raggiungere le condizioni igieniche minime con la manutenzione dell’impianto di riscaldamento, delle docce, con la tinteggiatura dei locali e un’accurata pulizia di tutti gli ambienti e con il completamento della manutenzione dei vani destinati a cucina. L’edificio era stato interessato dal crollo di una falda del tetto che poi è stato ripristinato: il sottotetto, interessato da una nutrita colonia di volatili, poi allontanati, è stato disinfestato".

Di "notevole valenza trattamentale" la collaborazione in atto con il Centro per uomini maltrattanti di Forlì: la sperimentazione è rivolta agli autori di reati sessuali che, nella fase che precede le dimissioni, con attività di gruppo dedicate ai sex-offender, vengono presi in carico in carcere, anche verificando la possibilità e/o la disponibilità dello sviluppo di un programma territoriale una volta usciti.

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