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Cronaca Modigliana

Carenza di medici di base, appello anche da Modigliana: "Attivare i laureati non specialisti"

E' stata rinnovata la richiesta di un piano straordinario che apra all'assunzione anche dei medici laureati e abilitati, anche se non specialisti, che permetta di essere impiegati nel Servizio Sanitario Nazionale

Dopo l'appello del sindaco di Tredozio, Simona Vietina, ecco quello del primo cittadino di Modigliana Jader Dardi per far fronte alla problematica riguardante l'assistenza sanitaria nella Vallata del Tramazzo. E' stata rinnovata la richiesta di un piano straordinario che apra all'assunzione anche dei medici laureati e abilitati, anche se non specialisti, che permetta di essere impiegati nel Servizio Sanitario Nazionale.

"Abbiamo bisogno di una risposta chiara dall’Ausl Romagna, alle tante preoccupazioni che vivono i cittadini di Modigliana e Tredozio che ormai da diversi giorni si trovano senza l'assistenza di un medico di base - dichiarano il sindaco Jader Dardi e l'assessore alla Sanità di Modigliana, Giuseppe Travaglini -. Dobbiamo evitare di lasciare le persone nella situazione di incertezza per potere accedere anche alla semplice esigenza di compilare una ricetta medica, per questo sollecitiamo tutte le strutture della sanità a fornire indicazioni pratiche su come procedere".

Siamo consapevoli - proseguono Dardi e Travaglini - delle difficoltà nell'individuare le professionalità di medici e operatori sanitari che operino nel territorio e da ormai molti mesi, la pandemia da Covid 19, che stiamo affrontando, ci ha fatto comprendere quanto sia necessario sostenere e rafforzare la medicina territoriale, a partire dalla valorizzazione dei Presidi Sanitari, come gli ospedali di comunità; la stessa medicina di gruppo chiama ad un nuovo ruolo, la professionalità dei medici di medicina generale".

Nel documento presentato unitariamente dai sindaci di Modigliana e Tredozio, abbiamo chiesto che si proceda con urgenza nella individuazione di un nuovo medico di base e sollecitiamo nuovamente i responsabili dell'Ausl Romagna, ad agire in tal senso - continuano il sindaco e l'assessore alla Sanità -. Non possiamo però sottovalutare la situazione di emergenza che vive l'intero Paese a causa della grave mancanza di medici, una situazione nota da tempo e con la quale si sta scontrando anche la nostra comunità e sappiamo che nel giro di poco più di un anno, la situazione sarà aggravata dai prossimi pensionamenti dei medici che matureranno il diritto alla pensione; non possiamo arrivare impreparati a questa situazione".

"E' necessario che Governo e Regioni adottino scelte urgenti e non più dilazionabili, per questo sottoscriviamo in pieno la richiesta di attivare un piano di emergenza che consenta ai medici laureati e abilitati (cioè non specialisti), di potere essere impegnati nel Servizio Sanitario Nazionale per lo svolgimento di funzioni non specialistiche; stiamo parlando di migliaia di medici che possono essere incaricati al ruolo di assistenza medica. Noi aggiungiamo la necessità - ribadiscono il sindaco Dardi e l'assessore Travaglini -, che si dia priorità ai territori marginali, a quelle aree interne che hanno la necessità di vedere mantenuti sul territorio i Servizi Sanitari e di Assistenza, senza i quali inevitabilmente una Comunità si impoverisce".

"E' una richiesta che vogliamo portare all’attenzione dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), dei consiglieri regionali e dei parlamentari eletti nel nostro territorio, perché non possiamo restare inermi di fronte ad una situazione che rischia di aggravarsi ulteriormente e che tutte le Istituzioni ormai conoscono da tempo - concludono -. Promuovere la medicina del territorio è un obiettivo che dobbiamo perseguire e passa inevitabilmente dalla valorizzazione del ruolo dei medici e degli operatori sanitari che in questi lunghi mesi, hanno dato prova di grande capacità operativa nell'affrontare l'emergenza sanitaria che stiamo affrontando".

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