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Cronaca

Dopo il drastico taglio, la beffa: tornano a crescere in appena un giorno i prezzi di benzina e gasolio

Dopo il taglio verticale dei prezzi alla pompa dovuto esclusivamente alla riduzione delle accise, i costi per litro tornano già a crescere. Non c'è stato cioè alcun 'effetto volano' che portasse ad una spirale al ribasso

Chi si aspettava un trend di calo del prezzo della benzina innescato dall'intervento del Governo rimarrà deluso. Dopo il taglio verticale dei prezzi alla pompa dovuto esclusivamente alla riduzione delle accise, i costi per litro tornano già a crescere. Non c'è stato cioè alcun 'effetto volano' che portasse ad una spirale al ribasso. Il taglio delle accise, entrato in vigore il 22 marzo, è stato recepito in massima parte nella giornata di ieri (mercoledì), ma già oggi (giovedì) alcuni gestori hanno ritoccato al rialzo i listini che sono scesi di circa 25 centesimi rispetto ai giorni precedenti.

Col risultato che in 24 ore, il margine dei 25 centesimi è già stato eroso di 2-3 centesimi. Confrontando i prezzi dichiarati all'Osservatorio Prezzi Carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico si nota il trend anche a Forlì. Se nell'esame di ForlìToday a Forlì mercoledì si contavano  ben 8 distributori che offrivano un litro di benzina (self service) a meno di 1,70 euro, già 24 ore dopo il numero si è ridotto a 4. Il distributore Zannoni su via Bidente propone il prezzo di 1,694 al litro di 'verde', seguito da 1,70 al Tamoil di viale Bologna, il Repsol della tangenziale e il Gep sempre sulla Bidentina. Aumentano di 2 centesimi tutti i distributori Ip che ieri erano in classifica (rotonda Santa Chiara, via Mattei e via Costanzo II), mentre per il distributore Ip di via Ravegnana l'aumento è di ben 12 centesimi. A Meldola permane il miglior prezzo alla pompa di via Mazzini (1,694), seguito dal distributore Conad e l'Ip di via Giordano Bruno (1,70). I dati di un millesimo vengono arrotondati al centesimo successivo.

Da rilevare che 5 dei 7 distributori meno cari del Forlivese si trovano fuori città, sull'asse della strada provinciale del Bidente, tra Carpena e Meldola, nello spazio di 6 chilometri appena. L'effetto è sicuramente dovuto alla new entry della pompa low-cost col marchio Conad alle porte di Meldola. La media nazionale del prezzo della benzina si attesta poco sopra quota 1,8 euro/litro (almeno in modalità self), rispetto ai 2,1 circa di inizio settimana. Il rincaro  poco sopra quota 1,8 euro/litro (almeno in modalità self), rispetto ai 2,1 circa di inizio settimana. La beffa è dovuta ai forti rialzi delle quotazioni petrolifere internazionali (il barile di Brent supera i 120 dollari) che si sono verificati nella giornata di mercoledì. Il risultato delle fibrillazioni sui mercati internazionali è che proprio giovedì mattina Eni ha aumentato di sei centesimi al litro i prezzi consigliati sia della benzina che del diesel.

Stesso trend per il gasolio. Appena 24 ore fa si contavano 6 distributori nel comune di Forlì che proponevano un litro di diesel sotto 1,70 euro. Ora sono solo due: la stazione di servizio 'Zannoni' che pratica il prezzo di 1,694 e il Gep poco distante, sempre sulla Bidentina (1,70 euro). Gli altri 4 hanno ritoccato al rialzo i listino dai 2 centesimi dei tre Ip di rotonda Santa Chiara, via Mattei e via Costanzo II agli 8 centesimi dell'Ip di via Ravegnana. A Meldola un litro di gasolio (self service) si paga da 1,644 del distributore di via Mazzini all'1,69 euro del Conad all'1,70 euro dell'Ip di via Bruno.

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