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Giovedì, 28 Marzo 2024
Caro bollette / Dovadola

Caro bollette, i comuni dell'Unione spengono le luci su monumenti e palazzi storici. "Natale sobrio, la situazione è drammatica"

I sindaci dell'Unione dei Comuni si rivolgono alla Regione e al Governo "affinché ascoltino il nostro appello accorato. Non lasciateci soli"

Edifici storici e monumenti al buio. "Come riduzione dei consumi e come protesta per chiedere che venga posta attenzione sulla grave condizione in cui ci troviamo". Ma anche festività natalizie all'insegna della "massima sobrietà". I sindaci dell’unione dei comuni della Romagna Forlivese (Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia e Tredozio) lanciano un grido d’allarme per il caro bollette e per l’aumento vertiginoso dei costi dell’energia, attraverso un appello condiviso, emerso nel corso della Giunta dell’unione riunitasi martedì scorso.

"La crisi energetica che ci troviamo ad affrontare ci pone di fronte ad una situazione drammatica con aumenti che hanno già iniziato a colpire famiglie e imprese e che non stanno risparmiando gli enti locali, mettendo a rischio la tenuta di servizi essenziali per la comunità - esordiscono i primi cittadini dei Comuni dell'Unione -. Questo contesto di grave emergenza economica e sociale ci preoccupa moltissimo. I nostri comuni, che pure hanno già dovuto affrontare ingenti rincari, si trovano a fare i conti con previsioni di costi più che raddoppiati delle utenze, col rischio di non riuscire ad autosostenersi e, soprattutto, a garantire, come è sempre stato per questo territorio, un alto livello di servizi ai cittadini, nonostante diversi investimenti fatti nel campo dell'efficientamento energetico e altri ancora in previsione".

Alla luce di tutto ciò, aggiornano, "ci troviamo per questo tutti costretti a valutare spegnimenti, anche drastici, che ogni Comune proporzionerá sulla base delle singole caratteristiche e necessità, ma certo è che decisioni in questo senso verranno prese, cercando di condividerle il più possibile con la cittadinanza: scelte gravi e sofferte, che rappresentano ad oggi l'unica via per provare a recuperare qualche risorsa". I primi cittadini informano che "procederemo, in tempi brevi, allo spegnimento dell’illuminazione degli edifici storici e dei monumenti, come riduzione dei consumi e come protesta per chiedere che venga posta attenzione sulla grave condizione in cui ci troviamo. All’interno delle nostre strutture stiamo già assumendo impegni all’insegna del risparmio, a cominciare dalla massima sobrietà possibile per quanto concernerá l’installazione delle luminarie di Natale qualora le condizioni non migliorino nei prossimi mesi".

Quindi si rivolgono alla Regione e al Governo "affinché ascoltino il nostro appello accorato. Non lasciateci soli. Non si lascino soli i comuni nell'affrontare un'emergenza inedita che può avere risvolti pesantissimi per la tenuta del nostro tessuto sociale. Noi faremo la nostra parte e tutto ciò che è nelle nostre facoltà per dare tutto il sostegno possibile alle comunità che rappresentiamo".

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