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Cronaca

Salasso bollette, l'allarme: in molti spengono il riscaldamento. Cosa fare nell'immediato per arginare la stangata

"La stangata del 'caro energia' è partito lo scorso mese di dicembre, è schizzato a gennaio, ed ora arriva il primo conto da pagare

La portata del salasso lo si scopre aprendo le bollette che stanno arrivando nelle case in questi giorni, sia quelle dell'energia elettrica che quelle del gas: la stangata del 'caro energia' è partito lo scorso mese di dicembre, è schizzato a gennaio, ed ora arriva il primo conto da pagare. “Diverse famiglie ci hanno segnalato che, per paura delle prossime bollette, hanno già bloccato gli impianti di riscaldamento rimanendo così al freddo”, spiegano allarmati da Federconsumatori. L'allarme è specialmente per i pensionati, che vivono più spesso in case meno adeguate dal punto di vista energetico, spesso con grandi superfici perché sono le case di famiglia da dove poi sono andati via i figli una volta diventati grandi.

Ma c'è un'alternativa rispetto a rimanere al buio e a spegnere il riscaldamento in inverno? Putroppo, ad ora, non c'è sistema per evitare il salasso. Ecco una serie di indicazioni pratiche di Milad Basir, presidente del Federsumatori Forlì-Cesena, Renza Barani, presidente Federconsumatori Emilia-Romagna e Maria Giorgini, segretaria Cgil di Forlì. Attualmente, solo per il gas, un metrocubo costa oggi 1,13 euro contro i 34 centesimi dello stesso periodo dello scorso anno, andando così a far schizzare la componente “materia prima” della bolletta.

Cosa fare nell'immediatezza, una volta che arriva la maxi-bolletta, che sono in distribuzione in questi giorni?
“Quello che consigliamo e di chiedere la rateizzazione se non ce la si fa e pagare regolarmente la prima rata, in attesa di capire quali sono i provvedimenti del Governo con le risorse appena stanziate”.

Risorse insufficienti però, difficile inoltre che si andrà ad incidere su fatture già emesse e definite...
“C'è un emergenza sociale e chiediamo infatti che sia una priorità anche per le amministrazioni locali, sostenendo un fondo anti-crisi con il contributo anche della Fondazione Cassa dei Risparmi, con un sistema a domanda basato per esempio sull'Isee. Non abbiamo mai contestato la spesa per le luminarie natalizie ritenendo che potessero portare sviluppo al centro storico, ma se tanto è stato fatto per questo, allora tanto di più si deve fare per chi rischia di rimanere senza luce. C'è gente che sta spegnendo il riscaldamento...”

Per l'energia elettrica soffrirà meno chi è rimasto nel mercato di maggior tutela?
“Riscontriamo che le tariffe imposte per la maggior tutela sono in media ancora più basse di quelle a libero mercato. Ma bisogna vedere contratto per contratto, c'è anche chi ha ottenuto condizioni molto favorevoli nell'arrivo del mercato libero. Però bisogna fare attenzione, perché spesso le condizioni di maggior favore sono a scadenza e poi il contratto va rinegoziato”.

Chi invece medita ora di passare al mercato libero?
“Sconsigliamo di farlo ora. In generale indichiamo che ci vuole informazione, capire bene il proprio consumo in chilowattora di energia e metricubi di gas e scegliere un contratto adeguato alle proprie necessità, se no è un salto nel buio. Su gas ed energia c'è ancora poca dimestichezza del consumatore, mentre ovremmo abituarci a cambiare operatore per i servizi di energia come facciamo, a volte fin troppo frequentemente, con i servizi telefonici o l'assicurazione dell'auto”.

Per il gas, invece, il maggior operatore a Forlì resta Hera, con cui le associazioni di consumatori hanno un'interlocuzione. Che cosa chiedete?
“Con Hera e Iren abbiamo un dialogo diretto. Abbiamo ottenuto da loro che prima di ogni distacco ci sia un monitoraggio della morosità pregressa e di confrontarsi con noi prima di lasciare qualcuno senza gas. In generale non vogliamo che ci sia una suddivisione tra buoni e cattivi pagatori per effetto di una morosità incolpevole dovuta al rincaro di un bene. Federconsumatori Emilia Romagna, assieme alle altre associazioni di Consumatori, ha siglato un accordo con Hera che prevede diversi interventi tra cui la possibilità per le famiglie di rateizzare in 10 mesi senza interessi le bollette emesse tra il dicembre 2021 e l’aprile 2022”.

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