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Caro bollette, si alza il grido dei sindaci: "Costi imprevedibili, serve un fondo per i Comuni"

"La questione dei costi energetici, innanzitutto, sta assumendo una portata che ha conseguenze immediate per i bilanci", viene evidenziato

C'è il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, tra i firmatari di una lettera ai parlamentari emiliano-romagnoli chiedendo loro di intervenire sul problema delle bollette. "La questione dei costi energetici, innanzitutto, sta assumendo una portata che ha conseguenze immediate per i bilanci: già oggi ci sono enti che non sono in grado di chiudere il bilancio di previsione a causa di questa voce incomprimibile e imprevedibile - si legge nella missiva - Probabilmente diversi Comuni saranno costretti ad aumentare la pressione fiscale - senza avere nemmeno la certezza che basti - vanificando di fatto la riforma dell’Irpef".

"La mancata istituzione di un Fondo per la compensazione dei maggiori costi sostenuti dagli enti locali per l’incremento dei costi dell’energia elettrica e del gas rischia di portare all’interruzione di servizi pubblici - viene aggiunto -. Questo fine settimana, nel nostro territorio, si assisterà ad una serrata degli impianti natatori in segno di protesta; allarmante, poi, la situazione che vede aziende che hanno chiuso gli stabilimenti e messo in cassa integrazione i lavoratori – a centinaia – perché la produzione, in settori necessariamente energivori, ha assunto costi insostenibili".

"Questo scenario, oltre ad allarmarci per gli enormi costi diretti che non sappiamo come coprire, ci preoccupa anche per i costi indiretti in termini sociali che rischiano di diventare rapidamente gravi e di dover essere, in ultima analisi, sempre affrontati in prima istanza dai nostri servizi sociali - scrivono i primi cittadini - Inoltre, ancora, il peso del Covid è ben presente sui nostri bilanci, mentre non lo sono più – in entrata – forme di aiuto diretto da parte dello Stato in questa materia. Siamo tutti impegnati nello sforzo progettuale ed amministrativo per far sì che il Pnrr porti il miglior beneficio possibile per il futuro dei nostri territori", proseguono i orimi cittadini.

"Se in questo momento, però, proprio mentre ci si sta rialzando la luce si spegne, il problema sarà il presente. Chiediamo dunque l’istituzione di un fondo destinato ai Comuni ed alle Unioni per affrontare questi improvvisi ed imprevedibili costi, con la consapevolezza dell’emergenzialità della situazione", concludono, associandosi alle dichiarazioni del presidente Anci Decaro (al termine della riunione del direttivo nazionale dell'Anci): "L'Anci ha già lanciato l'allarme settimane fa, ora noi sindaci abbiamo deciso di assumere una iniziativa ulteriore nei confronti del governo: sono necessarie e urgenti misure di sostegno per le nostre amministrazioni, perché il rialzo dei costi dell'energia rischia di colpire molto duramente i bilanci dei Comuni. La ricaduta sui servizi erogati ai cittadini potrebbe anche essere grave". 

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