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Cronaca Bertinoro

Casa della Carità di Bertinoro, 37 anni d’amore per i sofferenti

Con i suoi dodici ospiti residenti, disabili psichici e fisici dai 25 anni in su, svolge un servizio fondamentale per i bertinoresi impossibilitati ad accudire a domicilio i propri cari

Casa della Carità di Bertinoro, 37 anni d’amore per i sofferenti. Sarà il vescovo emerito di Forlì-Bertinoro mons. Lino Pizzi a presiedere la santa Messa di ringraziamento, in programma domenica, alle 11, nella Cattedrale di Bertinoro. Seguirà il pranzo di condivisione nei saloni della Casa della Carità di via Frangipane, 10. Sorta ufficialmente il 14 novembre 1981 in via Oberdan, a casa Bassetti, per iniziativa dell’indimenticabile don Luigi Pazzi e con l’apporto delle prime due “Carmelitane minori della Carità”, dal 2001 è operante nella nuova sede realizzata al posto dell’ex ristorante “Bellavista”, ai piedi della Rocca Vescovile.

Con i suoi dodici ospiti residenti, disabili psichici e fisici dai 25 anni in su, svolge un servizio fondamentale per i bertinoresi impossibilitati ad accudire a domicilio i propri cari. La Casa della Carità “covava” nei piani benefici del fondatore don Luigi Pazzi, ancor prima del 1981. “In comunità - dichiarò il sacerdote il giorno di inaugurazione della nuova sede - avevamo compreso la necessità di sviluppare un’attenzione agli ultimi che non fosse la solita caritativa occasionale, ma un’opera della parrocchia che non fosse solo nella parrocchia”. Per creare vera condivisione fra sani e ammalati, fu adottata la formula della “Congregazione mariana Case della Carità”, avviata sin dal 1941 a Fontanaluccia di Reggio Emilia da don Mario Prandi e presente con 28 sedi in Italia, 14 in Madagascar, 5 in India e 2 in Brasile. In pratica, malati ed emarginati diventano parte attiva delle cosiddette “tre mense”, dove il cristiano trova il suo nutrimento: la Parola, l’Eucarestia e i Poveri.

Don Prandi diceva che “una Messa che non porta ai poveri è una Messa zoppa. La Casa della Carità di Bertinoro è “una famiglia in mezzo ad altre famiglie”, un veicolo d’amore condotto da suor Paola Morini, suor Agostina Ghidoni e suor Giuseppina Antignoli e il parroco attuale don Emanuele Lorusso. “Appena messo piede in questo luogo d’amore - dichiara il sacerdote milanese, a Bertinoro dall’11 giugno 2016  - ho subito percepito la grandezza spirituale di don Luigi e del suo lavoro, che va avanti solo grazie al buon cuore della gente e dei volontari che affiancano le suore nella cura degli ospiti”. E’ bello concludere proprio con le parole del fondatore: “Ogni giorno – dichiarava convinto don Pazzi - ci affidiamo alla provvidenza. A priori, questa casa poteva sembrare un’impresa folle, ma siamo andati avanti perché nulla è impossibile a Dio”.

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