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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Predappio

Casa del Fascio, la proposta: "Dividerla in due con un sentiero della Memoria"

Si tratta di un progetto presentato dalla sezione dell'Anpi di Londra in vista della proposta di far ristrutturare l'edificio dopo settant'anni di chiusura che si pensa di poter utilizzare come Museo o Centro studi entro il 2019

Aprire un varco nella Casa del Fascio di Predappio per farci entrare “il sentiero della memoria e della lotta per la Liberazione". Si tratta di un progetto presentato dalla sezione dell’Anpi di Londra in vista della proposta di far ristrutturare l’edificio dopo settant’anni di chiusura che si pensa di poter utilizzare come Museo o Centro studi entro il 2019. “E’ stato detto giustamente che Predappio non è solo di parte, ma di tutti - spiega Alfio Bernabei, membro dell’Anpi londinese - e noi ci siamo dati da fare. L’idea che presentiamo è semplice, fattibile ed economica. Comporta solamente due modifiche. La prima consiste nell’aprire la porta centrale ad un sentiero percorribile a piedi da parte a parte. La seconda prevede di sollevare l’architrave per formare la “L” maiusola della Liberazione.”

“Il sentiero attraverso il varco - spiega Bernabei, autore e giornalista di Dovadola trapiantato da tempo in Inghilterra - è inteso a rievocare i percorsi spesso su terreni impervi tra i boschi e le colline delle brigate partigiane impegnate nella lotta di liberazione.”
 In un video su Facebook Anpi-Londra e Youtube, Bernabei spiega che molti edifici di epoca fascista erano concepiti come pagine di propaganda intimidatoria: “Esibivano ordini, giuramenti di fedeltà o, come nel caso di Predappio, alludevano alla sorveglianza con la torre di controllo, la porta gigantesca che serviva a far sentire il cittadino rimpicciolito rispetto al potere e il motivo delle quattro finestre ripetuto sulle facciate che probabilmente alludeva al quartetto in camicia nera presente al fianco di Mussolini nella Marcia su Roma. Pare dunque appropriato, specie con l’avvicinarsi del centenario della nascita del fascismo, adottare una lettura in senso opposto nel nome della libertà riconquistata che sia da insegnamento alle future generazioni.”

Secondo Bernabei una metà dell’edificio potrebbe essere usata come Museo sui mezzi repressivi usati dal fascismo, dai manganelli al confino. La seconda metà invece potrebbe essere utilizzata come centro studi, biblioteca, spazio per mostre itineranti o anche come ritrovo sociale. “La nostra sezione ha deciso di accogliere e far propria questa proposta in vista di realizzare quello che può diventare anche un Museo della Liberazione” ha detto Simone Rossi, Presidente dell’Anpi  londinese.

Il progetto verrà inviato anche all’Anpi Nazionale e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che un anno fa in visita in Inghilterra incontrò l’ Anpi-UK che era all’epoca impegnata in una mostra sugli antifascisti italiani all’estero dedicata tra gli altri anche al forlivese Decio Anzani di cui Bernabei ha scritto la biografia nel suo libro “Esuli ed Emigrati Italiani nel Regno Unito 1920-1940” (Mursia).

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