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Cronaca

La Casa del Lavoratore di Bussecchio ha festeggiato 70 anni di attività

Apprezzamento per le attività della Casa del Lavoratore sono sono state al centro degli interventi del sindaco Davide Drei e di Mario Mazzotti, direttore di Legacoop Romagna

Soci vecchi e nuovi, oltre a tantissimi cittadini di Bussecchio e non solo, hanno partecipato all'evento che si è svolto domenica, quando è stata ricordata l'importante storia della Casa del Lavoratore con gli interventi di Giorgio Barlotti, presidente del consiglio di amministrazione della Cooperativa, di Davide Drei, sindaco di Forlì, di Mario Mazzotti, direttore di Legacoop Romagna, di Ruggero Sintoni, presidente di Accademia Perduta, di Michele Drudi, presidente Arci Forlì e di Gabriele Zelli. Il pomeriggio è stato allietato dal Corpo Bandistico "Giuseppe Verdi" diretto da Franco Casadei e da alcune attrici e attori della Cumpagnì dla Zercia, storica compagnia di teatro dialettale che da sempre ha legato la propria storia al luogo essendosi costituita lì oltre cinquant'anni fa e dove tutt'ora ha la propria sede.

Durante il suo intervento Giorgio Barlotti ha ricordato gli sforzi e i sacrifici affrontati settanta anni fa al momento della costruzione della Casa del Lavoratore ed ha messo in evidenza la lungimiranza dei vari presidenti e consiglieri che si sono succeduti per garantire lo sviluppo della cooperativa proponendo attività ricreative e culturali, molte delle quali hanno avuto un riscontro ben oltre il quartiere di Bussecchio. Ha poi messo in risalto come nel 1980 si ebbe l'intuizione di investire tutte le risorse finanziare disponibili in quel momento nella costruzione di un teatro da mettere a disposizione dell'intera città di Forlì, che ne era priva in quanto la stagione teatrale del Comune si svolgeva presso i cinema Apollo ed Esperia. "Quella che poteva apparire come una sconsiderata velleità - ha detto Barlotti - si è rilevata una splendida occasione di realizzazione di un sogno, anche di segno cooperativo, grazie alla collaborazione instaurata con Accademia Perduta. La portata, la validità, l'importanza del teatro "Il Piccolo" per il nostro territorio e per l'intera città dopo 37 anni sono ancora ben tangibili".

Il presidente Barlotti ha concluso il suo intervento ricordando che l'apertura alla città che ha sempre caratterizzato la vita della Casa del Lavoratore consente oggi di "collaborare con il comitato di quartiere, con la scuola elementare e di intrattenere rapporti con l'Opera don Pippo. Consente, infine, di sostenere meritorie associazioni come "Save The children" e "Medici senza frontiere", così come di organi serate, in collaborazione con Gabriele Zelli, dedicate a commemorazioni storiche, nonché al dialetto e alla presentazione di libri". Apprezzamento per le attività della Casa del Lavoratore sono sono state al centro degli interventi del sindaco Davide Drei e di Mario Mazzotti, direttore di Legacoop Romagna, mentre Ruggero Sintoni ha ricordato il passaggio di consegna della direzione artistica e la gestione del Teatro "Il Piccolo" ad Accademia Perduta, allora una giovanissima compagnia di attori che stava iniziando la propria attività in maniera professionale.

Fu così avviato un progetto artistico-culturale che si è saputo distinguere per aver scelto il settore del teatro per i ragazzi e per i giovani, non tralasciando una rassegna di teatro dialettale romagnolo. Per la quantità e la qualità delle sue produzioni, nel 1988 il Piccolo venne riconosciuto dal Ministero dello Spettacolo come Teatro Stabile nel settore per l'infanzia e la gioventù. Dal Piccolo a partire da quegli anni si è sviluppata l'attività di Accademia Perduta/Romagna Teatri che si è estesa in diverse città romagnole dando così origine alla prima rete teatrale d'Italia. 

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