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Cronaca Centro Storico / Via Francesco Nullo

Case ad affitti bassi e sociali per popolare il centro di giovani: inaugurato il social housing sorto sull'ex Universal

E' questo lo scopo di Casa Universal, il complesso residenziale di nuova realizzazione costruito sulle fondamenta dell’ex Universal e destinato a un innovativo progetto di social housing, il primo in città.

Una rigenerazione urbanistica, ma anche del tessuto sociale, volta a portare giovani coppie ad abitare in centro. E' questo lo scopo di Casa Universal, il complesso residenziale di nuova realizzazione costruito sulle fondamenta dell’ex Universal e destinato a un innovativo progetto di social housing, il primo in città.

Per il sindaco Gian Luca Zattini l'opera è stata realizzata “grazie ad un percorso lungo e difficile, dove si unisce il recupero urbanistico e la rigenerazione urbana con una rigenerazione del tessuto umano, dato che favorisce la residenza di giovani in centro”. E prosegue il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi Maurizio Gardini: “Restituiamo un immobile alla città, che ha conosciuto il boom industriale, ma poi anche il disuso, l'abbandono e l'occupazione”. Nell'intervento la Fondazione ha fatto da collante tra gli investitori nazionali di Investire Sgr e il territorio. “E con questa inaugurazione non si esaurisce l'impegno, perché le fratture sociali stanno aumentando”, sempre Gardini. Interventi di questo tipo si moltiplicano in Italia, “sono 120 gli interventi di social housing realizzati negli ultimi dieci anni, coniugando pubblico e privato”, spiega Paolo Boleso, di Investire Sgr. Presente all'inaugurazione anche l'ex sindaco Davide Drei, a cui è andato il ringraziamento di Zattini.

VIDEO - Il nuovo Universal in centro

Il social housing

Il 'social housing' si distingue dalle case popolari: si tratta di appartamenti non gestiti da Acer, ma da un soggetto privato non speculativo specializzato in canoni agevolati, che fornisce gli immobili ad affitti calmierati, in particolare dai 320 euro iva esclusa più oneri accessori per i bilocali ai 440 euro iva esclusa più oneri accessori per i trilocali. Prezzi quindi più bassi di quelli di mercato, ma più alti degli appartamenti di edilizia pubblica per andare incontro ad una fascia intermedia di utenza più fragile, ma non bisognosa di assistenza pubblica, come sono appunto lavoratori appena arrivati in città o giovani coppie a reddito basso che iniziano a costruire la loro famiglia.

Le case vengono attribuite mediante un bando. In fase di assegnazione verrà verificata la sostenibilità del canone di locazione rispetto alla situazione economica complessiva del candidato e al numero dei componenti del nucleo familiare, applicando un criterio dell'incidenza del canone sul reddito non superiore al 30%. Necessario per essere ammessi lavorare o risiedere in Emilia-Romagna da tre anni. Una volta effettuata la selezione dei candidati ammissibili, seguendo l'ordine temporale di ricezione delle Manifestazioni di interesse, fatte le assegnazioni in relazione alle preferenze espresse, il gestore accompagnerà la nascita della nuova comunità di abitanti verso la condivisione e cura degli spazi comuni stimolandoli a una partecipazione attiva e sinergica. Nel progetto è previsto infatti anche l'intervento della cooperativa Dialogos per facilitare l'attività di convivenza e di fruizione degli spazi comuni da parte dei residenti.  Il gestore sociale  è rappresentato dall'associazione della cooperativa sociale DiaLogos e dalla Fondazione Abitare.

Social housing all'Universal

Il bando 

Tutte le informazioni circa la compilazione della propria manifestazione d'interesse e dei relativi allegati sono scaricabili dal sito www.casauniversaal.it. In alternativa ci si può presentare allo sportello di Fondazione Abitare di via Dandolo 16, prenotandosi al numero telefonico 388.1928704. Sempre allo sportello sarà possibile consegnare la propria candidatura. I requisiti richiesti riguardano sia il reddito familiare che dovrà essere inferiore al limite previsto dalla Regione Emilia-Romagna per l'accesso all'edilizia agevolata in locazione a termine, sia la residenza o la sede dell’attività lavorativa nell’ambito del territorio regionale da almeno 3 anni, oltre a possedere, alla stipula del contratto, almeno uno dei seguenti requisiti  tra la residenza anagrafica o svolgere attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune di Forlì, oppure avere attività lavorativa svolta all’estero.

Le caratteristiche di Casa Universal 

E' stata inaugurata venerdì mattina, 'Casa Universal' nasce dalla demolizione dello storico stabile dell'Universal di via Francesco Nullo, un edificio realizzato nel Dopoguerra e che nel tempo è stato uno stabilimento produttivo, poi un hotel ed infine una struttura per uffici pubblici e residenze temporanee per i bisognosi da parte del Comune. Una struttura all'avanguardia per l'epoca, ma che negli ultimi decenni ha conosciuto l'abbandono e il degrado, tra cui anche un periodo di occupazione col nome di 'Maceria'. Ora è un edificio totalmente nuovo, avanzato dal punto di vista energetico e posto nella stessa sagoma del vecchio edificio, con 53 appartamenti bilocali e trilocali, capace di accogliere quindi oltre cento residenti. Il nuovo complesso residenziale posto nel centro storico di Forlì, tra Via Maceri e via Nullo, ha richiesto un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro.

Formato da due edifici prospicienti che sviluppano una pianta a corte, il complesso raggiunge alte performance prestazionali sia termiche che acustiche grazie all’utilizzo di impianti moderni
per la produzione di energia mediante fonti rinnovabili e attraverso l’installazione di pannelli solari fotovoltaici in copertura. Al fine di garantire il massimo comfort, tutte le unità immobiliari
sono dotate di anche di un sistema di raffrescamento. Grazie agli alti standard prestazionali, è stata raggiunta la classe energetica A.

L'intervento edilizio

Il sito dell’ex Universal è stato completamente bonificato e l’edificio demolito a fine 2020, dopo diversi mesi di lavoro; l’intervento è stato particolarmente complesso e delicato a causa dell’adiacenza agli edifici limitrofi e del ridotto sedime delle vie di accesso, ma è stato completato con successo e nei tempi stabiliti anche dall’appaltatore AeC Costruzioni e i progettisti di Studio Tasca. Nella riqualificazione dell’immobile, il Fondo Emilia Romagna Social Housing ha inoltre preso in carico la rimozione ed il restauro di otto dipinti murali della pittrice forlivese Irene Ugolini Zoli. Le opere restaurate, a seguito dei danni subiti dalle scorribande vandaliche che hanno interessato l’ex Universal, sono state consegnate al Comune e sono ora custodite presso l’istituto comprensivo n. 2 "Irene Ugolini Zoli".

Le case infatti affacciano su una corte centrale che diventerà il cuore verde del nuovo abitato, attorno a cui si rivolgono i ballatoi di accesso agli appartamenti e nella quale potrà svolgersi la vita di comunità che ci auguriamo prenda avvio nel nuovo stabile. Al piano terra, le nuove famiglie avranno a disposizione spazi a servizio della residenza, per vivere in forma inclusiva questo nuovo luogo della città, memoria di ciò che era, e la riqualificazione si estende anche allo spazio pubblico esterno, organizzando due micro-piazze, in coincidenza degli ingressi e condivise con il quartiere.

Gli interventi 

Commenta il sindaco del Comune di Forlì, ha dichiarato: “l’intervento di riqualificazione dell’area sulla quale insiste il complesso denominato “Ex Universal” si pone i seguenti obiettivi:
rifunzionalizzazione di un immobile di proprietà comunale dismesso ed inutilizzato, al fine di contribuire attraverso la riqualificazione dell’area circostante alla più complessiva ed articolata
strategia di recupero, valorizzazione e rivitalizzazione del centro storico forlivese; fornire una risposta concreta al problema abitativo della città attraverso la realizzazione di un intervento di
housing sociale che porti all’incremento dell’offerta di alloggi di qualità in locazione a canonecalmierato a beneficio di nuclei familiari residenti nel Comune di Forlì”.

E aggiunge Maurizio Gardini, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì: “Si conferma l’importanza del ruolo svolto dalla Fondazione non solo come fonte di erogazione diretta di contributi ma anche come investitore in fondi di rilievo nazionale, ruolo che le consente quindi di fare da tramite tra i grandi investitori nazionali, sia pubblici che privati, ed il territorio moltiplicando il valore dei suoi stessi investimenti”

“Con l’inaugurazione di oggi il Gruppo CDP conferma la partnership sulla rigenerazione urbana con le Fondazioni di origine bancaria, a cui riconosce l’importante ruolo svolto in questo
progetto, e con gli altri partner locali – sottolinea Livio Cassoli di CDP Immobiliare SGR - Il progetto di social housing di Forlì, contribuendo al riuso di un bene del Comune di Forlì non più
utilizzabile, è certamente un ottimo esempio di valorizzazione in chiave sociale di un immobile pubblico e di come le iniziative dei fondi partecipati dal Gruppo CDP non si limitino ad offrire
residenzialità a prezzi e canoni calmierati, ma puntino a massimizzare l’impatto sul territorio generato dagli investimenti”. E conclude Paolo Boleso, manager di InvestiRE SGR. “InvestiRE SGR rappresenta oggi in Italia l’operatore di riferimento nella gestione di portafogli immobiliari dedicati all’housing sociale con oltre 1,2 miliardi di euro di asset in gestione suddivisi su 11 Fondi territoriali dedicati, per un totale di oltre 6.000 appartamenti sul territorio italiano”. 

Chi lo ha realizzato 

L’iniziativa, promossa dal Fondo Emilia Romagna Social Housing gestito da Investire Sgr S.p.A. (Gruppo Banca Finnat) e partecipato tra gli altri dal Fondo Investimenti per l’Abitare
gestito da CDP Immobiliare Sgr S.p.A. (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) e dalla Fondazione Cassa dei Risparmi  Forlì, ha permesso la realizzazione dei 53 appartamenti in social housing, destinati alla locazione a canone calmierato ai sensi della convenzione sottoscritta con il Comune di Forlì.

Il Fondo Emilia-Romagna Social Housing, operativo dal 2012 e con una dotazione di circa 65 milioni, rappresenta il principale veicolo a supporto dell’housing sociale nel territorio regionale
e vede la partecipazione del Fondo Investimenti per Abitare gestito da CDPI SGR, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna,
Fondazione di Modena, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Fondazione C.R. Rimini e da Unicredit. Si ricorda che il Fondo con il supporto della Fondazione C.R. di Forlì ha anche
realizzato nel Comune di Meldola la Casa Accoglienza San Giuseppe “Antonio Branca”, struttura di accoglienza destinata ad offrire l'opportunità di alloggiare a pochi passi dal centro oncologico
a coloro che per cura, professione o studio frequentano l’Istituto Tumori della Romagna. 

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