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Cronaca

Case di riposo, i sindacati: "Mancano infermieri e operatori socio sanitari"

Sulla questione argomentano Mariangela Bandini e Daniela Vantaggio (Fp Cgil), Carlo Piazzese (Fisasact Cisl Romagna), Martina Castagnoli (Cisl Romagna) e Renzo Amadori (Uil Fpl)

Fp Cgil, Fp Cisl, Fisasact, Cisl Romagna e Uil Fpl esprimono “forte preoccupazione in quanto da diverso tempo si assiste ad una forte e preoccupante carenza del personale infermieristico e socio assistenziale, carenza ancor piu’ pronunciata nelle strutture socio sanitarie”. Argomentano Mariangela Bandini e Daniela Vantaggio (Fp Cgil), Carlo Piazzese (Fisasact Cisl Romagna), Martina Castagnoli (Cisl Romagna) e Renzo Amadori (Uil Fpl): “La pandemia ha fatto riscoprire ai piu’ quanto importante ed essenziale e’ il ruolo che ricoprono infermieri e operatori socio sanitari in ambito assistenziale, ed oggi, complice la pandemia ed i concorsi pubblici con il forte reclutamento da parte delle aziende sanitarie locali, e’ in corso un preoccupante esodo dalle Rsa”.

Quindi i sindacati lanciano “un segnale di allarme”, chiedendo un immediato intervento: “Non può essere un argomento rimandabile in quanto parliamo di infermieri e operatori socio assistenziali che da più di un anno e mezzo, grazie al loro costante impegno e determinazione, stanno garantendo assistenza e cura alle persone  estremamente fragili, pur essendo per via della carenza di personale spesso sottoposte a una forte pressione  e chiamati ad effettuare turni molto impegnativi per garantire qualità e continuità nel servizio di cura. Riteniamo che sia prioritario intervenire ora a sostegno di queste professionalità per salvaguardare la loro salute e la qualità del lavoro prestato di cura, garantendo loro il corretto riposo giornaliero  e settimanale, il corretto godimento delle ferie, altrimenti si corre il rischio di avere del personale affaticato per non dire stremato con  possibili ricadute poi sulla qualita’ del servizio erogato e sulla continuità assistenziale”.

Per i sindacati “è fondamentale ora più che mai dare sostegno a questa carenza di personale infermieristico e di oss necessario  per dare  continuità al servizio di cura delle persone più fragili  che, ricordiamo con la pandemia sono state quelle più segnate poiché ‘costrette ‘all'isolamento dai  loro cari,  ma che grazie a infermieri e oss, hanno potuto contare non solo sulle cure ma  anche  sul loro affetto e vicinanza necessari  per poter superare questo brutto momento. Le case di riposo pubbliche e private, luoghi di accoglimento, cura e sostegno dei nostri anziani non possono essere abbandonate a loro stesse. La qualità dei servizi assistenziali non può essere oggetto di scambio e gli operatori devono avere i giusti carichi di lavoro, godimento alle ferie,  riconoscimento delle   attività e qualità del lavoro”. I sindacati, quindi, intendono “attivare un tavolo di confronto urgente con le istituzioni competenti per discutere della problematica e nel tentativo di trovare una soluzione”.

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