Case popolari, gli inquilini degli alloggi alluvionati: "Dal Comune misure di sostegno insufficienti"
Lo Sportello SOS Alluvione invita l'assessora Rossi "a organizzare il prima possibile una visita congiunta in via Autoparco per parlare direttamente con gli inquilini"
Mercoledì, nell'ambito dell'incontro tra la delegazione in rappresentanza della cittadinanza alluvionata e la Giunta Comunale, si è discusso anche della situazione del caseggiato Novum Forum Livii di via Autoparco e degli altri alloggi ERP/ERS di proprietà comunale e in gestione ad ACER. In particolare le questioni riguardano i lavori di ripristino dei tanti danni ancora in essere e le misure economiche annunciate durante l'ultimo consiglio comunale da parte dell'assessora al Welfare Barbara Rossi, che prevedrebbero scontistiche sui canoni di locazione fino ad un massimo cumulabile del 50% (salvo per l'inagibilità totale dell'abitazione).
"Nonostante la notizia, riportata sulla stampa locale, non è ancora stata comunicata direttamente all’utenza interessata, gli inquilini a partire da quelli del caseggiato Novum Forum Livii di via Autoparco lamentano già da oggi una profonda delusione per l'inadeguatezza e l'insufficienza di tali misure". Lo riporta lo Sportello SOS Alluvione - Diritti Sommersi, promosso dall'ADL Cobas, a cui le famiglie dei caseggiati si sono rivolte e attraverso il quale richiedono un ampliamento delle misure di sostegno. Lo Sportello accoglie però la disponibilità dichiarata dall'assessora Rossi: "La invitiamo ad organizzare il prima possibile una visita congiunta in via Autoparco per parlare direttamente con gli inquilini".
"Non si tratta infatti di una questione meramente materiale, da calcolare limitatamente alla sottrazione di uno o più servizi. È una questione di dignità dell'abitare - prosegue lo Sportello - Dal 17 maggio gli abitanti del condominio hanno dovuto far fronte alla mancanza di acqua calda, situazione già di per sè disagevole, ma sicuramente inaccettabile in presenza di bambini, anziani, persone malate e persone con disabilità. Per ovviare al disservizio, gli inquilini per oltre due mesi, hanno dovuto scaldare l’acqua con dei pentoloni, andando incontro a extra-consumi di gas. La caldaia centralizzata peraltro è ancora fuori servizio e desta preoccupazioni per l'arrivo dei primi freddi autunnali. La riparazione dell'impianto è prevista, infatti, solo a fine ottobre. Allo stesso tempo è ancora complicata la situzione dell'accessibilità, con un ascensore fuori servizio forse fino alla fine dell'anno e che causa forte disagio per le persone anziane e disabili, la cui autonomia di movimento è fortemente intaccata. Nel mentre, nessuna soluzione alternativa è stata adottata, né è prevista fino al ripristino della funzionalità dell'ascensore ancora inagibile".
"Infine, non meno importante, tutte le abitazioni a piano terra sono interessate da muffe, dovute all'allagamento diretto ma anche dalla situazione dei seminterrati, non ancora ripuliti, sanificati e ristrutturati - spiegano ancora lo Sportello SOS Alluvione - Ciò provoca da un punto di vista igienico-sanitario un situazione molto preoccupante, soprattutto a fronte della presenza di bambini, persone anziane, disabili e persone affette da malattie croniche. Inoltre, a fronte di richiesta diretta, Acer ha risposto che non interverrà, suggerendo agli inquilini di provvedere da soli con candeggina e arieggiando le abitazioni. Ma le muffe non andranno via così facilmente, data la situazione di costante umidità e infiltrazioni, ma anzi è prevedibile una loro costante espansione".
"Di fronte di tali problematiche, le indicazioni di scontistica emerse sono del tutto insufficienti, perché non tengono in debito conto il diritto a una vita dignitosa, il diritto alla salute e alla mobilità/accessibilità, soprattutto considerando che proprietario del caseggiato è il Comune, che dovrebbe anche essere garante del benessere dei suoi residenti. Agli inquilini del caseggiato Novum Forum Livii, come a tutti gli inquilini delle abitazioni di edilizia popolare e sociale, va riconosciuta dignità. Per questo - conclude lo Sportello SOS Alluvione - è necessario al più presto un confronto diretto con l'Amministrazione comunale, per discutere misure più incisive come l'azzeramento del canone di locazione nelle situazioni più serie, fino al totale ripristino di servizi condominiali, alla sanificazione degli appartamenti interessati da muffe e alla ristrutturazione dei locali seminterrati".