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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sanità

Vallate senza automedica e criticità al "Nefetti", Cgil e Uil: "Serve equilibrio. Sanità forlivese al bivio"

Così Maria Giorgini ed Enrico Imolesi, rispettivamente segretari generali di Cgil e Uil

"L’ultima vicenda legata alla soppressione dell’Automedicalizzata di Meldola è solo l’ultimo, critico elemento, che evidenzia come la sanità forlivese sia di fatto in forte criticità. Pochi veri progetti e diverse riorganizzazioni che sanno di tagli". Così Maria Giorgini ed Enrico Imolesi, rispettivamente segretari generali di Cgil e Uil. "Le auto medicalizzate furono la garanzia, minima, che veniva offerta al territorio a fronte della chiusura di diversi ospedali - proseguono -. Venendo a mancare questi elementi senza alcuna valida e reale proposta sostitutiva è evidente che il territorio forlivese è oggi privo di una reale ed universale copertura. Al momento ci risultano 3 auto medicalizzate operative nel territorio di Cesena, 2 in quello di Ravenna che nei fatti possono diventare 3 quando l’elisoccorso non è in servizio e 3 a Rimini. Il forlivese oggi registra l’operatività di una sola Auto medicalizzate che in caso di necessità deve coprire anche Faenza, Modigliana, Tredozio e Brisighella , lasciando scoperto il territorio Forlivese e le vallate". 

I motivi? "Al momento, a fronte di un territorio quanto mai complesso come il nostro, non pervenuti - tuonano Giorgini ed Imolesi -. Va ritrovato un equilibrio tra i vari ambiti e su questo ben fanno i sindaci a puntare i piedi. I Comuni forlivesi, anche viste le parole del direttore Tiziano Carradori, non devono ne possono lasciar passare. Non ci sono statistiche né organizzazioni tollerabili se queste significano non poter curare adeguatamente i propri concittadini. Si torni indietro e si apra un vero confronto. Ma alla vicenda delle auto medicalizzate si aggiunge altro". Ma non è l'unica problematica. Espongono i sindacalisti: "Sempre nel territorio si registrano le criticità dell’Ospedale di Santa Sofia, legate ad una oramai cronica mancanza di personale medico che a quanto pare, viene da alcuni mesi gestita addirittura con personale medico di Cooperativa, ci giunge voce pagato molto più di quello dipendente. Siamo, ovviamente fermamente contrari alla scelta di appaltare la selezione e gestione del personale medico a soggetti terzi e più in generale si evince una totale mancanza di programmazione futura per questa struttura.  Nei fatti nel giro di 2 anni massimo buona parte dei medici dipendenti oggi in servizio andranno in pensione".

"Che si fa?  Aspettiamo che il prossimo 20 dicembre la Direzione di Ausl comunichi tagli anche all’Ospedale Nefetti o vogliamo vederci chiaro sin da subito? - si interrogano -. Come Cgil e Uil di Forlì appoggiamo con forza la lettera inviati dai sindaci rispetto al tema del ripristino dell’automedicalizzta di Meldola. Ripristino che riteniamo necessario al fine di proseguire un sereno e costruttivo confronto ad ogni livello. Infine, rispetto alle criticità sopra esposte del Nefetti, unitariamente abbiamo chiesto di avere l’apertura urgente di un tavolo di confronto".

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